Cambiamenti strutturali nelle interfacce
Il sostegno dell'UE ha consentito di dimostrare cambiamenti di fase inediti nei film sottili, in corrispondenza delle loro interfacce con substrati. Dalle conclusioni si profilano implicazioni a largo raggio per la sintesi in campi che spaziano dalle sostanze farmaceutiche agli additivi alimentari e all'elettronica organica.
La fase in cristalli liquidi costituisce uno stato distinto della
materia, intermedio tra quello solido (cristallino) e quello liquido. In
corrispondenza di interfacce (ad esempio le superfici in cui le
molecole assumono un ordine posizionale e orientazionale normalmente non
presente) tutti i liquidi si dimostrano anisotropi. Poiché questo
fenomeno risulta ancora più pronunciato nei cristalli liquidi, che
pertanto rappresentano i sistemi ideali con cui studiare gli effetti di
superfici o substrati. Inoltre, i cristalli liquidi sono ampiamente
utilizzati nei semiconduttori organici, a causa delle loro proprietà
elettriche e alla capacità di autoaggregarsi in film sottili.
I cristalli liquidi discotici (cristalli di molecole a forma di
disco) sono un'interessante sottoclasse scoperta circa 30 anni fa. Le
fasi generate nei film sottili di cristalli liquidi discotici in
prossimità di superfici solide presentano un ordine tridimensionale
(3D). La perturbazione del loro precario equilibrio termodinamico
conduce a una fase liquido-cristallina massiva con ordine bidimensionale
(2D).
Il progetto DISCO (“Substrate-induced phases of discotic liquid
crystals”), finanziato dall'UE, si proponeva di caratterizzare la
struttura e le proprietà termodinamiche che regolano tali fasi. I
ricercatori hanno scelto un modello di sistema a cristalli liquidi
discotici, dato che, a livello sperimentale, in tali tipi di sistema si
osservano raramente fasi indotte da substrato.
Gli scienziati impegnati nel progetto hanno studiato la struttura e i
cambiamenti strutturali connessi alle fasi indotte da substrato di film
sottili di cristalli liquidi discotici, avvalendosi di diffrazione dei
raggi X e microscopia a forza atomica. Hanno identificato una fase
plastica dei cristalli tridimensionali colonnari tetragonali e hanno
dimostrato che la sua formazione e la sua morfologia non dipendono dallo
spessore dei film, bensì dal tempo. In risultati senza precedenti, la
fase liquido-cristallina 2D si è convertita in una fase plastica
cristallina 3D, a causa degli eventi di nucleazione eterogenea avviati
dal substrato solido su una scala temporale di almeno un mese.
La nucleazione eterogenea, che implica la trasformazione di fase tra
qualsiasi coppia di fasi in siti come i limiti di fase o le superfici, è
molto più frequente della nucleazione omogenea. Svolge un ruolo nella
produzione di molti materiali di interesse industriale, tra cui le
sostanze farmaceutiche, gli additivi alimentari, le leghe metalliche e
l'elettronica organica. Gli esiti di DISCO e la prosecuzione delle
ricerche del team sugli effetti delle fasi indotte da substrato sulle
proprietà dei materiali avranno quindi effetti di vasta portata sulla
progettazione e la produzione di nuovi composti.
pubblicato: 2015-02-26