
Luce e materia interagiscono in modo straordinario all'interno di sistemi nano-optomeccanici. Dispositivi rivoluzionari basati su nanocavi che sfruttano la forza quantistica della luce promettono di consentire il rilevamento ultrasensibile dei moti molecolari nelle cellule viventi.

Ricercatori finanziati dall'UE hanno sviluppato un nuovo tipo modulare di catalizzatore che renderà più rapida ed economica la sintesi di sostanze chimiche complesse (come ad esempio i prodotti farmaceutici).

L'eterocromatina è una forma di DNA strettamente impacchettato essenziale per la sopravvivenza cellulare. Un progetto finanziato dall'UE sta studiando le molecole che controllano la sua formazione e la sua persistenza.

Un recente progetto ha sviluppato modelli matematici per la ricostruzione delle reti biologiche come quelle utilizzate per comprendere meglio l'evoluzione e la biologia cellulare.

Un progetto europeo sulla "salute digitale" si propone di migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie epatiche croniche, sviluppando un sistema di assistenza a distanza per monitorare le loro condizioni a domicilio.

Per la maggior parte delle persone che hanno subito un danno celebrale grave, la guarigione può richiedere anni e a volte non avviene affatto. Le cure adeguate nelle ore cruciali subito dopo l'incidente possono però fare la differenza. Un progetto dell'UE sta costruendo nuovi modelli sofisticati al computer che potrebbero essere in grado di migliorare la diagnosi e prevedere i risultati dei trattamenti.

Con l'allungarsi della nostra aspettativa di vita aumentano progressivamente anche i componenti della cosiddetta "generazione d'argento", che costituiscono una percentuale sempre più ampia della popolazione. Può la tecnologia aiutarci a prenderci cura di noi stessi e ad assistere i nostri parenti e amici più anziani? Potremo imparare a convivere con i robot e con i sensori che vegliano su di noi? Ne sono fortemente convinti gli studiosi impegnati in un progetto di ricerca dell'UE.

Circa 165 milioni di europei probabilmente soffriranno di qualche forma di malattia del cervello durante la loro vita. Man mano che la popolazione invecchia, l'Alzheimer e altre malattie neurodegenerative o legate all'età colpiscono sempre più persone e contribuiscono all'aumento della spesa sanitaria. Trovare modi migliori di prevenire e curare le malattie cerebrali sta diventando quindi un'urgenza, e capire come funziona il nostro cervello è importante per mantenere le nostre economie all'avanguardia delle nuove tecnologie dell'informazione e dei servizi. La ricerca finanziata dall'UE sta rispondendo a queste sfide.

L'UE ha stanziato oltre 1,9 miliardi di euro per la ricerca sul cervello attraverso programma quadro per la ricerca, il 7° PQ, avviato nel 2007. Questo ha permesso di finanziare oltre 1 200 progetti con oltre 1 500 partecipanti dell'UE e non solo. Guardando indietro al "mese europeo del cervello" a maggio, facciamo una retrospettiva dei progetti di ricerca che l'UE sta finanziando nel campo delle "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione" (TIC).