Scienze spaziali

Grazie alla possibilità di eseguire misurazioni in situ, le immagini in luce visibile dell’eliosfera hanno rivoluzionato lo studio del vento solare. Partendo da questi risultati, gli scienziati spaziali europei stanno unendo le forze per creare preziosi cataloghi e analizzare più da vicino l’intero sistema sole-terra.
La stampa 3D potrebbe essere molto utile per l’esplorazione lunare. Il peso costituisce un grande limite nei viaggi spaziali e la capacità di creare delle strutture sul posto, usando materiali lunari ed energia solare, potrebbe farci compiere un ulteriore passo verso la colonizzazione lunare.
La domanda che ci poniamo da decenni, “C’è vita su Marte?”, andrebbe riformulata alla luce dell’annuncio della NASA della scorsa settimana. La nuova domanda scottante è: “C’è vita su Encelado?”
Una ricerca ha gettato nuova luce sull’atmosfera primordiale della Terra, che era dominata da dense nubi di metano. Queste nubi di metano costrinsero l’idrogeno ad abbandonare l’atmosfera, consentendo lo sviluppo dell’aria ricca di ossigeno di oggi.
Gli interventi sulle reti delle utenze può essere molto difficile anche avendo a disposizione mappe precise. Benché riescano a localizzare rapidamente la rete oggetto dell’intervento, gli operai possono finire per danneggiare reti appartenenti a qualcun altro. Questo tipo di situazione presto potrà essere evitata grazie a un dispositivo assistivo sviluppato nell’ambito del progetto LARA.
La scoperta di polvere di stelle brillante in una galassia distante potrebbe fare maggiore luce per gli astronomi sulle caratteristiche del nostro universo primordiale.
MOTIT – un servizio per il noleggio di scooter elettrici che funziona attraverso un’app dedicata – ha fatto molta strada dal suo lancio a Barcellona nel 2013. Il sistema sarà presto disponibile a Milano e viene al momento testato a Parigi. Ma questa crescita non è arrivata senza aver prima apportato dei miglioramenti. I reclami degli utenti che avevano delle difficoltà nel localizzare i loro scooter hanno portato all’ideazione di un ricevitore Galileo e alla sua integrazione negli scooter MOTIT, nell’ambito del progetto G MOTIT.
Il progetto SPECULOOS, finanziato dall’UE, ha aiutato a trovare un nuovo incredibile sistema stellare formato da sette pianeti grandi quanto la Terra, che sono stati recentemente visti orbitare attorno alla vicina stella TRAPPIST-1.
Il progetto PEASSS (Piezo Electric Assisted Smart Satellite Structure), finanziato dall’UE, è entrato nella storia quando il mega lancio dell’agenzia spaziale indiana (ISRO) ha infranto il precedente record della Russia risalente al 2014.
Un’astronave giapponese ha osservato una gigante onda nell’atmosfera di Venere, che potrebbe essere la più grande onda di questo tipo nel nostro Sistema Solare. Si pensa che l’onda sia generata in un modo abbastanza simile alle increspature di superficie che si formano quando l’acqua scorre sulle rocce sul fondale di un ruscello.
Scienziati finanziati dall’UE hanno contribuito a confermare l’esistenza di esopianeti simili alla Terra e hanno fornito bollettini meteo di pianeti lontani 1 000 anni luce.
Situata a una distanza di quasi 11 000 anni luce, una stella scoperta recentemente potrebbe fornire agli astronomi finanziati dall’UE nuovi indizi su come si formano le stelle più massive dell’universo.
Gli astronomi dell’Osservatorio europeo meridionale hanno scoperto che Proxima Centauri, la stella più vicina al nostro sistema solare, ha un pianeta che potrebbe possedere le caratteristiche giuste per sostenere la vita sulla sua superficie, una scoperta rivoluzionaria visto che questo rende l’esopianeta la più vicina possibile residenza per la vita aliena al di fuori del nostro sistema solare.
La ricerca supportata dal progetto DELICAT ha evidenziato che è possibile rilevare la turbolenza in modo molto più veloce ed efficiente, usando i dati già abitualmente trasmessi dalle linee aeree commerciali.
Il progetto EUROPRUNING, finanziato dall’UE, ha implementato una catena di valore dalla potatura all’energia, introducendo una nuova tecnologia ed eliminando gli ostacoli all’uso dei residui agricoli come risorsa energetica.
Il mantenimento dell’orientamento dei satelliti durante l’orbita potrà presto essere realizzabile grazie a una sfera levitante che vanta una massa ridotta e una maggiore affidabilità rispetto ai sistemi convenzionali. I ricercatori finanziati dall’UE hanno compiuto progressi in questa direzione.
I ricercatori stanno modellando i processi chimici attivi quando la luna si è formata all’inizio per comprendere meglio la geochimica della luna di oggi.
Fisici finanziati dall’UE hanno combinato osservazioni e calcoli teorici per intravedere l’interno delle stelle di neutroni allo scopo di determinare la natura della materia in questi cadaveri stellari ultra densi.
Nei mezzi interstellari e negli ambienti circumstellari, si formano molecole complesse e polvere dagli elementi pesanti, che vengono combinati in base alle diverse condizioni fisiche e chimiche. Alcuni scienziati finanziati dall’UE hanno sviluppato un quadro teorico per studiare in dettaglio questo nanomondo cosmico.
Gli esseri umani e i robot devono affrontare molti pericoli quando superano lo scudo protettivo dell’atmosfera terrestre. È fondamentale valutare ogni minaccia in modo da poter adottare le migliori contromisure.
Quest’anno sono state individuate per la prima volta le onde gravitazionali provenienti dalla fusione di una coppia di buchi neri. Una comprensione delle fusioni delle stelle di neutroni sarà fondamentale per spiegare le proprietà delle loro onde gravitazionali.
Gli scienziati finanziati dall’UE hanno stabilito il verificarsi di una turbolenta cascata di energia magnetoidrodinamica (MHD) nel plasma del vento solare grazie all’osservazione di una legge esatta mediante misurazioni con veicoli spaziali.
Sussiste una forte prova del fatto che Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia, era più attivo in passato. Gli astrofisici finanziati dall’UE, studiando l’emissione di raggi X nelle vicinanze, hanno trovato segni di sensibili cambiamenti.
Può essere difficile immaginare che qualcosa che è stato gonfiato possa sopravvivere all’elevato attrito e all’alta temperatura durante il rientro nell’atmosfera terrestre. Tuttavia, un gruppo di ricercatori sostenuti dall’UE ha pensato che uno schermo termico gonfiabile potrebbe essere la soluzione a una delle molte sfide dell’ingegneria al fine di riportare sulla Terra gli oggetti inviati nello spazio.
Sono state finora individuate centinaia di pianeti extrasolari, anche chiamati esopianeti, e vi è un intenso sforzo di ricerca in tutto il mondo per svelare i dettagli di questi mondi distanti. Alcune delle scoperte più recenti sono state fatte da scienziati finanziati dall’UE.
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