Grazie a un finanziamento dell’UE, il progetto
BETABAT
(Development of novel treatment strategies based on knowledge of
cellular dysfunction in diabetes) sta cercando nuove vie per affrontare
la disfunzione delle cellule nel diabete. Questo progetto quadriennale
sta verificando l’ipotesi che il crosstalk metabolico dannoso tra
cellule beta e BAT porti a un peggioramento della disfunzione cellulare
nel diabete.
Gli scienziati stanno selezionando sonde di piccole molecole e stanno testando nuove modifiche di farmaci noti, vettori virali e animali transgenici, per validare geneticamente i bersagli.
BETABAT ha compiuto ragguardevoli progressi in varie direzioni. Il progetto ha dimostrato che i marcatori di stress del reticolo endoplasmatico (ER) sono presenti in isole ricavate da pazienti con diabete mellito di tipo 1 e 2. Ha caratterizzato in dettaglio il crosstalk tra lo stress dell’ER e l’apoptosi indotta da infiammazione in modelli di diabete.
La ricerca ha stabilito che lo stress immunitario e metabolico causa la morte delle cellule beta pancreatiche, tramite attivazione della via mitocondriale o intrinseca dell’apoptosi. Sono anche stati sviluppati modelli per studiare l’apoptosi negli adipociti bruni, mediante tossine mitocondriali e fattori di stress dell’ER.
Sviluppando il concetto secondo cui l’attivazione di BAT protegge dal diabete, il progetto ha identificato due nuove adipochine, secrete dal tessuto adiposo. L’aumentata attività del BAT nei topi con secrezione insulinica alterata ne ha migliorato il profilo metabolico.
Gli scienziati hanno tradotto le informazioni ottenute sulla disfunzione degli organelli in nuovi approcci terapeutici, diretti a ripristinare la normale funzione delle cellule beta e del BAT nei diabetici. Una sperimentazione clinica pilota costituita da ETABAT è la prima del suo genere a testare strategie individualizzate per il diabete di tipo 2.
BETABAT ha dimostrato che gli chaperon chimici (modulatori dello stress dell’ER) proteggono dall’iperglicemia i modelli murini di diabete di tipo 1. Tale risultato potrebbe condurre a sperimentazioni cliniche nei prossimi anni. Riveste particolare importanza che BETABAT abbia anche ottenuto nuovi dati che indicano come i geni candidati per il diabete di tipo 1 regolino le risposte delle cellule beta rispetto alle infezioni virali, indirizzando verso nuove strade per proteggere tali cellule nella fase iniziale della malattia.
Dopo tre anni di ricerche, BETABAT ha redatto 107 pubblicazioni a valutazione paritaria su giornali molto influenti. I meccanismi che conducono alla disfunzione cellulare di cellule beta e BAT nel quadro del diabete sono determinati dalla vulnerabilità cellulare imposta dai geni diabetogeni. Questa visione innovativa e globale nei riguardi di una malattia complessa presenta importanti implicazioni terapeutiche.