I tradizionali procedimenti di restauro delle opere d’arte spesso non
sono compatibili con i materiali originali e implicano l’impiego di
forti prodotti chimici, nocivi per le persone e per l’ambiente. Esistono
molti materiali multifunzionali nanostrutturati che potrebbero servire
allo scopo, ma non sono ancora stati introdotti nella pratica del
restauro d’arte.
Il progetto NANOFORART (Nano-materials for the conservation and preservation of movable and immovable artworks), finanziato dall’UE, ha sviluppato prodotti nanostrutturati per le tecniche di restauro artistico come la deacidificazione, la pulizia, il consolidamento e la protezione.
Gli scienziati hanno prodotto più di 25 dispersioni di nanoparticelle per la deacidificazione di carta e tela e per il consolidamento di pitture murali, intonaco e pietra. Inoltre, il team ha prodotto 14 fluidi nanostrutturati complessi per la pulizia di opere d’arte sia spostabili che inamovibili. Infine, i ricercatori hanno prodotto sette gel diversi per la pulizia a rilascio controllato.
NANOFORART ha testato e studiato a fondo questi nuovi prodotti in relazione a potenziali danni all’uomo e all’ambiente. Ha anche effettuato sperimentazioni in loco in vari musei europei, su modelli e autentiche opere d’arte storiche. Alcune delle formulazioni testate nei musei ora sono pronte alla commercializzazione.
Il progetto ha prodotto nanomateriali per la preservazione e la pulizia del patrimonio culturale, ai fini dell’utilizzazione commerciale a prezzi competitivi. Il risultato finale sarà un livello migliore di preservazione e restauro del patrimonio culturale e una maggiore competitività dell’UE. Altri materiali multimediali tratti dalla storia di successo pubblicata sul sito di Orizzonte 2020 sono reperibili
qui.