Alla ricerca di nuove leggi fisiche

Higgs event
By Lucas Taylor (http://cdsweb.cern.ch/record/628469) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
La scoperta del bosone di Higgs ha confermato l’ultimo pezzo rimanente del modello standard, la teoria che rende possibile la nostra attuale conoscenza della materia e dell’energia al livello più fondamentale. Degli scienziati finanziati dall’UE hanno cercato delle deviazioni da questa teoria, che potrebbero offrire una comprensione più approfondita della fisica.
Da quando è stato scoperto il bosone di Higgs nel 2012, si è lavorato 
per descrivere in modo completo la particella che si ritiene conferisca 
massa ad altre particelle elementari. Esiste la possibilità che ci siano
 dei bosoni di Higgs in più, che contribuiscono a parte della massa 
delle particelle. Con misurazioni di precisione ottenute dal Large 
Hadron Collider (LHC) al Centro europeo per la ricerca nucleare (CERN) 
in Svizzera, degli scienziati finanziati dall’UE hanno cercato di 
confermare o escludere questa ipotesi.
Il progetto LHC-TOOLS-PHYS (“Tools for the Large Hadron Collider - 
From Lagrangian to the experimental analysis”) ha riunito dei fisici 
teorici e sperimentali per lavorare al modello con due doppietti di 
Higgs. Essi hanno sviluppato un nuovo codice software per analizzare 
specifici scenari che possono essere proposti dagli esperimenti con 
l’LHC. SCANNERS aiuta a distinguere tra diversi schemi di rottura della 
simmetria.
Il modello standard ha bisogno che i vettori della forza 
elettrodebole possiedano la stessa simmetrica massa zero al fine di 
consentire l’unificazione delle forze elettromagnetiche e nucleari 
deboli. Anche se è in grado di descrivere la rottura della simmetria 
elettrodebole con una particella scalare, il bosone di Higgs, la teoria 
non può spiegare l’asimmetria barionica misurata nell’Universo o 
l’esistenza della materia oscura.
In questo contesto, il team di LHC-TOOLS-PHYS ha esaminato le 
estensioni al settore scalare del modello standard. Queste piccolissime 
estensioni hanno fornito una ricca fenomenologia della fisica delle 
particelle con firme distintive che possono essere testate all’LHC. Se 
esiste un secondo o persino un terzo bosone di Higgs, l’LHC potrebbe 
essere in grado di produrli quando inizierà a operare a energie 
superiori nel 2015.
Nel quark top, gli scienziati di LHC-TOOLS-PHYS hanno trovato un 
eccellente strumento per sondare il meccanismo della creazione di massa e
 può darsi che esso sia il canale di decadimento preferito delle nuove 
particelle pesanti. Ogni anno viene prodotto un gran numero di quark top
 all’LHC. METOP, un generatore di eventi Monte Carlo, è stato proposto 
per ricavare delle previsioni sul modello standard e per metterle a 
confronto con i dati sperimentali.
Sia gli strumenti software che le ipotesi prese in esame nell’ambito
 del progetto LHC-TOOLS-PHYS sono stati condivisi con la comunità 
scientifica. In particolare, la collaborazione ATLAS (A Toroidal LHC 
Apparatus) ha accettato METOP quale generatore di eventi ufficiale. Si 
prevede che questo contribuisca all’analisi di nuovi dati provenienti 
dal prossimo funzionamento dell’LHC a energie più elevate e che confermi
 l’estensione del modello standard in una teoria più valida.
pubblicato: 2015-04-02