Nuovi prodotti conservativi per i materiali degli edifici storici

Il deterioramento di edifici storici è divenuto un problema sempre più urgente, altrettanto della conseguente esigenza di una gestione più sostenibile del patrimonio storico edilizio. Un’iniziativa dell’UE ha sviluppato nuovi materiali complessi progettati specificamente per restaurare materiali del patrimonio storico.

Le alterazioni dovute a intemperie naturali sulle superfici storiche vengono aggravate dall’aumento dell’inquinamento atmosferico e dal cambiamento climatico in accelerazione. In aggiunta, è stato accertato che l’uso di agenti di conservazione commerciali inadatti contribuisce al deterioramento degli edifici. Pertanto, esiste l’esigenza di migliorare gli attuali prodotti e le metodologie per il restauro, oppure di sviluppare nuove alternative valide per conservare e preservare i monumenti, salvaguardandone il valore culturale e migliorandone la fruibilità futura.

Il progetto NANOMATCH (Nano-systems for the conservation of immoveable and moveable polymaterial cultural heritage in a changing environment), finanziato dall’UE, intendeva affrontare questo problema creando materiali nanostrutturati complessi, concepiti per preservare materiali storici come legno, pietra, effetto pietra e vetro.

Sono state sintetizzate nanosospensioni di alcossidi di calcio, precursori del corrispondente carbonato, per incrementare la solidità di materiali in pietra ed effetto pietra, oltre a fornire una riserva alcalina nei substrati lignei. L’alcossido di alluminio disperso molecolarmente, precursore di Al2O3, già sviluppato nel progetto dell’UE CONSTGLASS, è stato ottimizzato per consentire di penetrare nelle fessure più ridotte (< 5μm) di vetro corroso.

I nuovi trattamenti sono stati valutati su una molteplicità di substrati selezionati, in termini di lavorabilità, efficacia, compatibilità e durata, a confronto con una serie di prodotti commerciali. I campioni di modelli trattati e i substrati storici degradati sono stati innanzitutto analizzati in laboratorio e, quindi, prima e dopo un’esposizione di un anno sul campo, attraverso studi di casi in luoghi di culto in Germania (Cattedrale di Colonia), Spagna (Cattedrale di Oviedo), Italia (Basilica di Santa Croce a Firenze) e Romania (Monastero Stavropoleos a Bucarest). Sono stati anche testati gli effetti sulla salute umana e sull’ambiente.

Infine, sono stati definiti i parametri di processazione ottimali per la produzione industriale ed è stata eseguita un’analisi economica di costi-benefici dei nuovi prodotti. È stato anche predisposto un piano di sfruttamento configurato principalmente a misura di piccole e medie imprese. Ciò ha portato a un modello aziendale che valuta la commerciabilità e i possibili rischi durante la commercializzazione.

Sviluppando materiali nanostrutturati avanzati e sostenibili in alternativa a prodotti convenzionali, NANOMATCH contribuirà a invertire la tendenza al decadimento dei materiali di valore storico. Alla fine, il progetto sarà utile alla preservazione del prezioso patrimonio storico edilizio. Guarda il video del progetto qui.

pubblicato: 2015-10-08
Commenti


Privacy Policy