Un team europeo ha ideato due diversi convertitori analogico/digitale (ADC) per le comunicazioni satellitari che, grazie alla loro capacità di garantire risparmi energetici e prestazioni elevate, offrono soluzioni all'avanguardia e contribuiscono al potenziamento dell'indipendenza del vecchio continente nel settore.
Uno dei principali requisiti delle apparecchiature utilizzate nell'ambito delle comunicazioni satellitari digitali consiste nel raggiungimento di prestazioni elevate con un consumo energetico estremamente ridotto. Sebbene i convertitori analogico/digitale siano in grado di soddisfare tali esigenze, le pressione concorrenziale che caratterizza il mercato odierno spinge gli scienziati a ideare progettazioni ancora più sofisticate.
Nell'ambito del progetto COMETS ("Converters broadband low power high performance for telecommunications in space"), finanziato dall'UE, sono stati analizzati nuovi modelli resistenti alle radiazioni di origine europea, allo scopo di soddisfare la domanda di sistemi ad alta capacità di conversione, attualmente non disponibili. Il lavoro è stato inoltre concepito ai fini di un'indipendenza a lungo termine del vecchio continente in tale settore. Il progetto, della durata di 41 mesi, è stato avviato nel corso del 2010.
Le ricerche sono state strutturate in due fasi distinte. La prima, basata sullo sviluppo di un ADC rapido, innovativo e a basso consumo energetico e sull'integrazione delle tecnologie esistenti, ha condotto alla realizzazione di un dispositivo a 10 bit da 1,5 GSps resistente alle radiazioni e in grado di migliorare l'attuale stato dell'arte. L'unità sviluppata nel corso della prima fase era destinata a utilizzi a breve termine nel settore di riferimento. La tranche iniziale dei lavori si è conclusa con una valutazione soddisfacente dei convertitori analogico/digitale conforme agli standard europei.
La fase due, concepita allo scopo di soddisfare requisiti a medio e lungo termine nel settore spaziale europeo, ha fatto tesoro dei risultati ottenuti nell'ambito dei lavori precedenti, producendo un secondo ADC che consisteva in un'unità di risoluzione a 12 bit in un ampio intervallo dinamico, con una velocità di clock di 1,5 GSps. In questa seconda fase, sono state condotte la caratterizzazione e la convalida dell'unità più avanzata. D'altro canto, gli obiettivi progettuali non prevedevano le fasi di valutazione e di quantificazione spaziale relative al dispositivo.
Nell'ambito dell'iniziativa COMETS, sono stati ideati nuovi convertitori analogico/digitale in grado di promuovere prestazioni senza precedenti e di stimolare l'interesse non solo del settore spaziale globale, ma anche di altri ambiti di ricerca. Le unità offrono altresì al vecchio continente un vantaggio competitivo e un'indipendenza a lungo termine.