Un big bang fa spazio al più grande occhio al mondo puntato verso il cielo

EISCAT Sodankylä radar
By Antti Leppänen (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
Avete per caso sentito una forte esplosione verso le sette di sera di giovedì 19 giugno? Ebbene, si trattava della cima di una montagna in Cile che veniva spazzata via per fare spazio al più grande telescopio al mondo, chiamato giustamente E-ELT (European Extremely Large Telescope).
 
La vittima della decapitazione è stato il monte Cerro Armazones di 3 000
 metri nel deserto di Atacama. Il responsabile è stato l'Osservatorio 
europeo meridionale (ESO). La detonazione intendeva spazzare via quasi 
un milione di tonnellate di roccia per abbassare così la cima del monte 
di 40 metri. Il risultante altopiano sarà il nuovo piedistallo per lo 
E-ELT.
Lo European Extremely Large Telescope sarà un singolo telescopio con
 uno specchio principale con un diametro di 39 metri, quattro volte più 
grande di qualsiasi altro telescopio mai costruito. Il giornale The 
Guardian ha spiegato meglio la portata del telescopio: "Esso raccoglierà
 la luce circa 15 volte più velocemente di qualsiasi altro telescopio, e
 creerà immagini 16 volte più nitide persino del telescopio spaziale 
Hubble". Esso ci permetterà di effettuare osservazioni dirette di 
pianeti vicini attorno ad altre stelle. Come ci dice Euronews: "Il team 
scientifico di E-ELT ritiene che avranno buone possibilità di essere i 
primi a osservare direttamente piccoli puntini blu come la Terra, se 
esistono".
La detonazione a giugno è stata solo un piccolo passo in un progetto
 molto ambizioso su un terreno difficile per finire il quale ci vorrà 
almeno un decennio. Le opere civili sul Cerro Armazones per fare spazio 
al telescopio sono iniziate a marzo 2014 e si prevede che durino 16 
mesi. Esse comprendono la costruzione e manutenzione di una strada 
asfaltata, la costruzione della piattaforma sulla cima e la costruzione 
di un canale di servizio fino alla cima.
Il direttore del progetto dell'ESO Roberto Tamai ha detto a Euronews
 che la costruzione del telescopio nel deserto di Atacama, una delle 
aree più secche e remote sulla Terra, è un "incubo totale". Ma l'ESO sa 
bene in cosa si sta cacciando, ha infatti già costruito altri telescopi 
con nomi espliciti in modo divertente in questo arido deserto cileno. La
 struttura dell'ESO sul Paranal, pure nell'Atacama, ospita il Very Large
 Telescope (VLT).
Se il VLT è un grande progetto, allora quello dell'E-ELT è un mega 
progetto. La sua prima luce è pianificata per il 2024 quando, secondo 
l'ESO, esso si assumerà il gigantesco compito di affrontare le più 
grandi sfide astronomiche del nostro tempo: "Si auspica che il 
gigantesco telescopio consenta l'esplorazione di mondi completamente 
sconosciuti dell'Universo, esso sarà: "il più grande occhio al mondo 
puntato verso il cielo".
pubblicato: 2015-01-23