Miglioreranno le strutture di supporto alle turbine eoliche al largo della costa per aiutare ad affrontare l’impatto dei cambiamenti climatici

Gli scienziati stanno conducendo esperimenti idraulici su larga scala per migliorare l’adattamento alle conseguenze del riscaldamento globale.

Scioglimento dei ghiacci, aumento dei livelli marini, alluvioni, siccità e altri eventi climatici estremi sono alcune conseguenze del riscaldamento globale che impattano fiumi, estuari e coste. Nonostante le fonti di energia rinnovabile, come l’energia eolica, vengano sempre più spesso utilizzate per contrastare i cambiamenti climatici, anche la capacità di produzione, disponibilità e intermittenza di queste tecnologie alternative subisce l’impatto dei cambiamenti climatici. Ecco perché, negli ultimi anni, oltre alla mitigazione, si sono intensificati anche gli sforzi di adattamento.

È proprio ciò che ha fatto il progetto HYDRALAB-PLUS, finanziato dall’UE, con particolare attenzione alla ricerca idraulica sperimentale per meglio affrontare i problemi di adattamento relativi ai cambiamenti climatici. Nell’ambito del progetto, un gruppo di ricercatori ha recentemente avviato un nuovo studio, chiamato PRotection of Offshore wind Turbine monopilEs against Scouring (PROTEUS). Il team condurrà esperimenti su ampia scala mirati a migliorare la progettazione della scour protection (protezione dall’erosione) che si verifica attorno alle monopile delle turbine eoliche offshore.

L''erosione comporta il movimento del sedimento che può erodere il fondale marino attorno a una struttura fissa, e rappresenta un problema di entità notevole durante la progettazione delle fondazioni di turbine eoliche offshore, comprese quelle a monopila. Le monopile estendono efficacemente la torre delle turbine eoliche offshore sott’acqua e nel fondale marino. Con ambienti idrodinamici sempre più spesso ostili e talvolta imprevedibili, le fondazioni delle turbine eoliche offshore devono essere ottimizzate, perché subiscono l’impatto del moto ondoso, delle maree e di altre correnti marine.

PROTEUS verrà condotto presso una struttura di test marini nel Regno Unito. Come spiegato in un articolo su World Energy News, i costi delle fondazioni a monopila rappresentano circa il 20 % dei costi complessivi. La scour protection rappresenta una proporzione notevole di questi costi. Pertanto, è essenziale migliorare e ridurre i costi della progettazione di scour protection nelle fondazioni a monopila.

Altri esperimenti e attività di ricerca comune

Il progetto HYDRALAB-PLUS (HYDRALAB+ Adattamento ai cambiamenti climatici) unisce strutture e ricercatori in idraulica e idrodinamica sperimentale. Oltre a PROTEUS, HYDRALAB-PLUS comprende la conduzione di molti diversi esperimenti, finalizzati alla ricerca sui flussi, i moti ondosi e i ghiacci. Riguardano l’interazione tra vegetazione e trasporto/erosione del sedimento e l’aumento delle onde sovrastanti le strutture costiere. Gli esperimenti affrontano inoltre nuove minacce, come gli effetti tsunami dovuti al crollo di pareti di ghiaccio, come spiegato sul sito del progetto.

HYDRALAB-PLUS comprende tre programmi paralleli di ricerca finalizzata a migliorare la modellizzazione fisica e l''esplorazione efficace dei problemi associati all’adattamento ai cambiamenti climatici. Una di queste tre attività di ricerca, RECIPE, consiste nella riproduzione dei cambiamenti climatici in esperimenti fisici. La modellazione fisica offre un approccio innovativo per aiutare a comprendere gli impatti dei cambiamenti climatici sui sistemi costieri, fluviali ed estuariali e testare l’efficacia di potenziali strategie di adattamento, tutti aspetti essenziali per migliorare la gestione ambientale in scenari a lungo termine. Un altro programma, COMPLEX, riguarda le osservazioni interdisciplinari della morfodinamica e delle strutture protettive legate ad eventi ecologici e ad attività climatiche estreme. Il terzo programma nell’ambito di HYDRALAB-PLUS, FREE Data, facilita il riutilizzo e lo scambio di dati sperimentali.

Per maggiori informazioni, consultare:
HYDRALAB-PLUS project website

pubblicato: 2018-09-21
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