Individuazione e correzione in situ dei difetti relativi agli aeromobili

Detecting and fixing aircraft defects in situ
Detecting and fixing aircraft defects in situ

Il rendimento degli investimenti inerente alle tecnologie di controllo e manutenzione per il settore aerospaziale è tra i più alti di qualsiasi settore dell’economia. Le nuove tecnologie di controllo e autoriparazione avranno grande impatto su competitività e sicurezza.

Tipicamente, più del 30 % del costo medio relativo al ciclo di vita di un aeromobile è dovuto a controllo e riparazione. Ciò non include la perdita di profitti durante il fermo macchina per le sostituzioni programmate dei pezzi, con perdite di circa 250 000 euro al giorno per un aereo commerciale a terra.

Gli scienziati stanno sviluppando una tecnologia non distruttiva all’avanguardia per il controllo e nuovi materiali autorigeneranti grazie al finanziamento UE del progetto ALAMSA (A life-cycle autonomous modular system for aircraft material state evaluation and restoring system). Il monitoraggio continuo dell’integrità strutturale in situ consentirà l’autoriparazione nelle fasi iniziali, riducendo al minimo le ore perse a terra. Le innovazioni danno vita alla manutenzione intelligente degli aerei e comportano un passo importante nel cammino verso aerei privi di manutenzione da parte dell’uomo.

Il monitoraggio non distruttivo sfrutta tecniche all’avanguardia in quanto a spettroscopia non lineare delle onde elastiche, una classe innovativa di tecniche vibro-acustiche a ultrasuoni. Tali tecniche vantano una maggiore sensibilità e la capacità di tracciare zone interne non accessibili con i metodi convenzionali. Inoltre, sono in grado di rilevare svariati difetti di integrità strutturale, compresi microfessure, delaminazioni e indebolimento del legame adesivo. Sono stati sviluppati, migliorati e testati diversi metodi di trattamento dell’immagine non lineari (trattamento dell’immagine in superficie o nel sottosuolo, tomografia e tempo di inversione) su svariati campioni di materiale composito e componenti.

Le capacità di autoriparazione si concentrano su materiali termicamente e magneticamente attivati. I materiali autorigeneranti a livello intrinseco (attivati termicamente) sono stati ottenuti mediante l’inclusione di agenti di riparazione liquidi in una matrice a scompartimenti polimerica e termoindurente. Questi promettono la possibilità di ripristinare le proprietà meccaniche meglio di un tempo, attraverso processi reversibili. I materiali autorigeneranti estrinseci sono costituiti da nano e/o microparticelle magnetiche incorporate in un polimero termoplastico stabilizzato mediante legami ionici incrociati (ionomeri).

Numerosi modelli stanno sostenendo lo sviluppo delle tecnologie innovative. Questi costituiranno un’eredità duratura per i progetti futuri, fornendo importanti informazioni riguardanti l’interazione non-lineare di onde con anomalie per le applicazioni aeronautiche e i materiali compositi in generale. Il progetto è stato ampiamente pubblicizzato grazie a una forte presenza in numerosi convegni e mostre internazionali, come anche mediante pubblicazioni in riviste scientifiche specializzate.

Le tecnologie di controllo qualità, controllo e manutenzione che sono in fase di sviluppo nell’ambito del progetto ALAMSA aumenteranno la competitività dell’industria aerospaziale europea, migliorando la sicurezza dei propri passeggeri.

pubblicato: 2015-10-02
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