Fabbricare il futuro della nanomedicina

Una terapia basata sugli RNA, finanziata dall’UE, affronta la causa diretta di alcune malattie neurodegenerative e non soltanto i loro sintomi.

Il progetto B-SMART, finanziato dall’UE e incentrato sulla cura di una serie di patologie neurodegenerative, ha compiuto un significativo passo in avanti in questo senso selezionando una piattaforma per la fabbricazione delle sue nanomedicine.

NanoAssemblr&trade della Precision NanoSystem combatterà le patologie usando terapie basate sugli RNA, producendo proteine per malattie come il Parkinson, l’Alzheimer e la malattia di Huntington. Queste malattie colpiscono oltre sette milioni di persone in tutta Europa, con un onere socioeconomico stimato intorno ai 130 miliardi di euro ogni anno.

Superare gli ostacoli verso la terapia basata su RNA

L’RNA è una molecola determinante per la codifica, decodifica, regolazione ed espressione dei geni, che include la produzione di proteine responsabili delle malattie. Si è parlato molto del possibile impiego di questa funzione (tramite RNA messaggero – mRNA) per consentire alla medicina di indurre l’organismo a fermare il danno prima che avvenga. Si tratta di un campo della medicina relativamente nuovo, nato appena qualche decennio fa, e che è considerato più sicuro ed economicamente vantaggioso della manipolazione genetica.

Tuttavia, affinché queste soluzioni basate sull’RNA possano esprimere tutte le loro potenzialità, devono prima superare le difese dell’organismo sviluppate in milioni di anni di evoluzione. Difese come i doppi strati lipidici (che formano una membrana sottile) riescono a impedire agli RNA di penetrare all’interno delle cellule. L’impossibilità di superare questa difesa rappresenta una grande barriera, letteralmente, alla diffusione delle terapie basate sull’RNA.

B-SMART ha sviluppato proprio un tale meccanismo di consegna efficace utilizzando dei “nanovettori”. Si tratta di moduli di trasporto sufficientemente piccoli da riuscire a superare la barriera cervello-fluido cerebrospinale, proteggendo al contempo gli enzimi dell’RNA dalla decomposizione.

Come riassume il coordinatore del progetto B-SMART, il prof. Raymond Schiffelers, in un articolo apparso di recente su “Technology Networks” per annunciare la selezione della piattaforma di fabbricazione: “Le medicine basate sull’RNA sono interessanti in quanto si può usare essenzialmente lo stesso polinucleotide per trattare malattie diverse, semplicemente cambiando la sequenza nucleotidica. Il nostro obiettivo è quindi quello di progettare nanoparticelle modulari in grado di consegnare una quantità di RNA terapeutici al cervello, permettendo loro di prevenire la biosintesi di proteine dannose alla fonte.”

Dal laboratorio al reparto clinico

Per aumentare l’efficacia, il meccanismo di consegna doveva raggiungere obiettivi precisi utilizzando ligandi (piccole molecole, ioni o proteine), basandosi su nano-corpi a catena pesante, che sono più piccoli e più stabili degli anticorpi normali. Il sistema di consegna modulare è in fase di verifica sia in vitro che in vivo.

Basandosi sulle conoscenze ottenute dal campo multidisciplinare della microfluidica e con lo scopo di diffondere l’approccio di B-SMART dal laboratorio a una vasta gamma di strutture terapeutiche europee, è necessario lo sviluppo di un processo di fabbricazione scalabile e riproducibile. A questo scopo, la piattaforma da banco NanoAssemblr sarà utilizzata negli otto laboratori coinvolti nel progetto nei Paesi Bassi, Belgio, Norvegia, Regno Unito, Spagna e Italia.

Il prof. Schiffelers spiega la selezione della piattaforma NanoAssemblr di Precision NanoSystem dicendo: “Questa tecnologia permette anche di prevedere con precisione le dimensioni delle particelle basandosi sulla velocità di miscelazione, concentrazione e tasso di miscelazione dei PEG [composti di polietere], che è un grande passo in avanti. Altra cosa importante, può facilmente essere scalata alla fabbricazione di lotti con volumi adeguati per le sperimentazioni cliniche.” L’efficacia preclinica sarà verificata dopo iniezione locale, somministrazione nasale e somministrazione sistemica.

Per ulteriori informazioni, consultare:
Sito web del progetto

pubblicato: 2017-06-01
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