Il ruolo dei macrofagi nella metastasi
Alcuni ricercatori europei hanno studiato il complesso processo della metastasi del cancro, con particolare attenzione al ruolo dei macrofagi.
Uno dei segni distintivi del cancro è la sua capacità di diffondersi e
invadere organi e tessuti distanti causando metastasi. Sebbene la
metastasi sia scatenata da diversi fattori e coinvolga una pletora di
molecole, sempre più prove scientifiche indicano un ruolo dei macrofagi.
Gli scienziati del progetto CANCER-3DMATRIX-EGF (Interactions of breast cancer cells with macrophages in controlled 3D in vitro microenvironments), finanziato dall’UE, hanno avviato lo studio del meccanismo alla base dell’interazione tra macrofagi e cellule di carcinoma mammario. Il loro lavoro si è incentrato sul fattore di crescita epidermico (EGF) prodotto dai macrofagi e sul recettore dell’EGF (EGFR) espresso dalle cellule di carcinoma mammario.
L’ipotesi di lavoro era che le cellule di carcinoma mammario e i macrofagi debbano entrare in contatto per sostenere la metastasi. Ciò era stato dedotto dall’osservazione che le cellule di carcinoma mammario non invadono la matrice di collagene quando i macrofagi sono assenti, e che l’EGF solubile in vitro non è in grado di stimolare l’invasione delle cellule di carcinoma mammario. Poiché molti chemioattrattori funzionano legando la matrice extracellulare, gli scienziati hanno iniziato a studiare la modalità di attività dell’EGF.
In questo contesto i ricercatori hanno utilizzato litografia a raggi UV per preparare microambienti tridimensionali per colture cellulari ricche di matrici extracellulari e macrofagi. Se EGF restava sulla superficie dei macrofagi le cellule di carcinoma mammario non erano in grado di invadere la matrice senza venire in contatto con i macrofagi. Ma se l’EGF era rilasciato dai macrofagi ed era in grado di funzionare come un fattore solubile o di legarsi alla matrice extracellulare, allora le cellule di carcinoma mammario mostravano maggiore motilità anche se i macrofagi erano localizzati in lontananza.
Gli scienziati hanno utilizzato microscopia a fluorescenza per analizzare il comportamento delle cellule di carcinoma mammario in presenza di macrofagi. Le osservazioni sperimentali suggerivano che EGF stimolava le cellule di carcinoma mammario tramite contatto diretto con i macrofagi.
Oltre a conoscenze fondamentali sul ruolo di EGF e macrofagi nella metastasi del cancro le scoperte di CANCER-3DMATRIX-EGF hanno implicazioni terapeutiche: indicano che bloccare l’interazione tra cellule cancerose e macrofagi potrebbe servire da potenziale strategia per prevenire la metastasi.
pubblicato: 2016-06-23