Biomarcatori per una diagnosi precoce del cancro
La gestione clinica di una quantità di forme di cancro dipende dalla precisione e dalla tempestività della diagnosi. Alcuni ricercatori europei hanno lavorato per raggiungere tale obiettivo sviluppando nuovi strumenti diagnostici.
Il cancro resta uno dei maggiori problemi sanitari in tutto il mondo:
ogni anno ne muoiono milioni di persone. Per migliorare le cure e gli
esiti, ci occorrono marcatori diagnostici correlati allo stadio della
malattia.
Per favorire una diagnosi tempestiva, il progetto PROTBIOFLUID (Proteomic identification of biomarkers in biofluids and in preclinical models for the early diagnosis and prognosis of cancer (PROT*BIO*FLUID)), finanziato dall’UE, si è proposto di identificare nei liquidi biologici dei pazienti biomarcatori che potrebbero essere correlati allo stadio della malattia. Ulteriori attività si sono rivolte all’identificazione di marcatori molecolari e bersagli terapeutici della metastasi.
Gli scienziati hanno seguito diverse strategie e hanno fissato nuovi metodi per l’analisi proteomica dei liquidi biologici, quale strumento diagnostico. Sono stati identificati marcatori sia diagnostici che prognostici in relazione al cancro endometriale, ovarico e prostatico.
I ricercatori hanno caratterizzato gli eventi molecolari che accompagnano l’infiltrazione miometriale in vitro and in vivo. Per questo processo è stato fondamentale il fattore di trascrizione ETV5, un gene up-regolato nelle cellule endoteliali invasive. È stata prestata un’attenzione particolare all’E-caderina, poiché implicata nella transizione epiteliale-mesenchimale (EMT), ovvero il processo che attiva l’invasione tumorale in molte forme di cancro. L’E-caderina, insieme ad altre molecole, è stata utilizzata per la diagnosi e la prognosi del cancro.
A livello di trattamenti, il consorzio ha sviluppato modelli animali di cancro prostatico ed endometriale, per studiare la progressione del tumore e vagliare l’efficienza di vari farmaci. Inoltre, questi strumenti preclinici potrebbero servire per validare futuri bersagli terapeutici.
Nel complesso, il progetto PROTBIOFLUID ha costituito una rete che continuerà a collaborare in materia di diagnosi innovative. Si prevede che i biomarcatori e gli strumenti ottenuti contribuiranno alla tempestività della diagnosi e delle cure oncologiche.
pubblicato: 2016-06-20