I biomarcatori dell’aterosclerosi

Alcuni ricercatori europei hanno studiato il modo in cui i regolatori dell’espressione genica potrebbero influenzare la degenerazione aterosclerotica delle pareti dei vasi sanguigni. Oltre a favorire una diagnosi tempestiva le loro scoperte potrebbero essere importanti anche dal punto di vista terapeutico.

L’aterosclerosi è una condizione associata all’ispessimento delle pareti dei vasi sanguigni e insieme all’ipertensione può portare alla malattia cardiaca. La formazione delle placche aterosclerotiche inizia con la sedimentazione dei lipidi seguita dalla migrazione e dall’accumulo di cellule muscolari lisce (SMC). Il passaggio fenotipico da uno stato non proliferativo a quello migratorio sembra essere regolato dall’espressione differenziale dei microRNA (miRNA), RNA brevi coinvolti nella regolazione dell’espressione genica.

Il progetto FROM BENCH TO BEDSIDE (Role of microRNAs 143 and 145 in cardiovascular physiology and disease: From bench to bedside), finanziato dall’UE, ha deciso di studiare il ruolo di miR-143 e miR-145 nelle vascolopatie occlusive. Utilizzando una combinazione di tecniche di biologia molecolare, biologia cellulare, bioinformatica e proteomica i ricercatori hanno studiato questi miRNA nelle SMC, nei periciti e nelle cellule endoteliali vascolari di modelli murini aterosclerotici.

I risultati hanno svelato un ruolo di miR-143 e miR-145 nella comunicazione tra SMC e cellule endoteliali. Inoltre l’identificazione di un polimorfismo a singolo nucleotide presente nella sequenza primaria del cluster umano miR-143/145 ha portato gli scienziati a ipotizzarne un’influenza sulla maturazione dei miRNA. Cosa più importante si è scoperta una correlazione di questa variazione genetica con le complicanze cardiache in una coorte di pazienti con arteriopatia coronarica.

Considerato che la diagnosi tempestiva dell’aterosclerosi è difficile e avviene solo dopo considerevole degenerazione delle pareti arteriose, biomarcatori associati a questa condizione sarebbero estremamente utili. Il presente studio dimostra una possibile applicazione dei miRNA come biomarcatori della malattia vascolare in fase iniziale che potrebbe migliorare l’outcome dei pazienti. Inoltre la scoperta di un meccanismo regolatorio dei miRNA alla base dell’aterosclerosi apre nuove strade alla terapia.

pubblicato: 2016-06-06
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