Nuovi strumenti per migliorare la diagnosi del carcinoma mammario

Alcuni ricercatori europei hanno sviluppato una serie di strumenti anticorpo-simili innovativi che hanno permesso loro di studiare il carcinoma mammario e scoprire nuovi biomarcatori.

L’incidenza del carcinoma mammario in Europa raggiunge i 430 000 casi ogni anno. I tumori con livelli aumentati del recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano (HER2) sono aggressivi e associati a elevata mortalità. HER2 è una potente oncoproteina divenuta target consolidato per il trattamento adiuvante del carcinoma mammario.

Malgrado l’efficacia degli anticorpi monoclonali anti-HER2 i tumori continuano a progredire a causa di resistenza innata o acquisita al trattamento. È necessario sviluppare immediatamente agenti mirati nuovi e innovativi per la malattia HER2-positiva, oltre a identificare biomarcatori associati a HER2 per prevedere, diagnosticare e monitorare la malattia.

Cercando di affrontare questo problema il progetto IMAGINT (HER Imaging and molecular interaction mapping in breast cancer), finanziato dall’UE, ha riunito un team interdisciplinare di ricercatori da tutta Europa. Il piano scientifico si è incentrato sul potenziale terapeutico delle proteine anticorpo-simili DARPins (proteine progettate con ripetizione di anchirina). Le DARPins sono piccole molecole basate su scaffold di proteine umane che possono legarsi a target specifici con alta affinità.

IMAGINT ha sviluppato una serie di strumenti per sintetizzare e modificare le DARPins affinché potessero portare determinate modificazioni chimiche, e ha generato DARPins contro diversi recettori di HER. I ricercatori hanno poi studiato la distribuzione subcellulare di HER2 e l’hanno proposta come nuovo metodo per lo screening dei tessuti dei pazienti.

Utilizzando microscopia imaging cycler, i ricercatori hanno scoperto differenze tra il carcinoma mammario e il corrispondente tessuto sano. Hanno inoltre individuato alterazioni nell’associazione tra miRNA e proteine in risposta alla terapia anti-HER2. Hanno identificato una seria di biomarcatori prognostici del carcinoma mammario a seguito dell’analisi bioinformatica dell’espressione genica.

Uno degli esami di imaging per l’identificazione di eterodimeri di HER ha dimostrato applicabilità clinica e valore prognostico. Utilizzando questo esame gli scienziati hanno validato un nuovo meccanismo di resistenza alla terapia anti-EGFR in pazienti con carcinoma mammario triplo negativo. Hanno inoltre sviluppato un nuovo agente che permette l’imaging whole body dei tumori HER2+ per fornire informazioni sulla diffusione e lo stadio della malattia.

Hanno identificato biomarcatori che aiuteranno a personalizzare le decisioni per il trattamento e aiuteranno nello sviluppo di nuovi farmaci. Per esempio l’identificazione precoce dei pazienti ad alto rischio di ricorrenza metastatica può aiutare i medici a modificarne la strategia di trattamento. Nel loro insieme i risultati dello studio IMAGINT permettono la stratificazione e il monitoraggio del carcinoma mammario per ottenere, auspicabilmente, migliori outcome per i pazienti.

pubblicato: 2016-05-27
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