Intervenire sulla biosintesi dei lipidi nel cancro

Le previsioni correnti indicano che il cancro ai polmoni e al pancreas saranno le principali cause di morte per malattie tumorali nei prossimi decenni. I ricercatori europei hanno collaborato per potenziare le capacità di gestione in questo settore.

I tumori epiteliali, come il cancro al polmone non a piccole cellule e l’adenocarcinoma duttale pancreatico, sono tra le principali cause di morte nel mondo occidentale. Queste malattie sono caratterizzate da una resistenza primaria e acquisita alla maggior parte dei farmaci impiegati per la terapia oncologica e richiedono urgentemente l’individuazione di nuovi trattamenti.

Nonostante la loro forte eterogeneità, questi tumori presentano alcune caratteristiche biochimiche comuni tra cui le molecole di segnalazione e i percorsi biochimici. Il progetto CANCERALIA (Development of novel diagnostic and therapeutic approaches to improve patient outcome in lung and pancreatic tumours), finanziato dall’UE, si è proposto di migliorare la sopravvivenza dei pazienti con cancro ai polmoni e al pancreas studiando il contributo di alcuni percorsi al rischio oncologico. A lungo termine, le informazioni raccolte potranno portare allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.

Finora, la maggior parte degli studi si è concentrata sui percorsi necessari per processi come sintesi proteica o crescita cellulare. I ricercatori del team CANCERALIA si sono invece concentrati sui percorsi implicati nella biosintesi dei lipidi della membrana, che svolgono un ruolo vitale per la sopravvivenza delle cellule. Il ciclo di Kennedy, ad esempio, è cruciale per la biosintesi dei lipidi di membrana e la colina chinasi è un enzima fondamentale per la crescita dei tumori. Gli inibitori di piccole molecole della colina chinasi hanno già raggiunto la fase di valutazione clinica come strategia anti-cancro.

Il consorzio ha svolto l’analisi lipidomica in campioni primari e tumori di xenotrapianti, assegnando profili particolari ai sottotipi di cancro e ha identificato i fattori predittivi della risposta agli inibitori della colina chinasi. Le attività del progetto hanno svelato nuovi meccanismi alla base della resistenza agli inibitori della colina chinasi, indicandone i percorsi molecolari. Come soluzione a questo grave ostacolo al trattamento del cancro, il team ha proposto nuovi obiettivi per lo sviluppo dei futuri farmaci.

Nel complesso, le attività dell’iniziativa CANCERALIA dimostrano la capacità di tradurre le conoscenze in campo cellulare e molecolare in strumenti migliori per la gestione dei pazienti. I risultati ottenuti porteranno a migliori strategie per la stratificazione dei pazienti, a una migliore identificazione dei rischi e a terapie innovative personalizzate.

pubblicato: 2015-12-18
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