Due “occhi” vedono meglio di uno
L’immaginografia biomedica ha determinato importanti effetti sull’accertamento, la diagnosi e il trattamento del cancro, migliorando notevolmente gli esiti per milioni di persone. Un nuovo sistema multimodale sta acquisendo forza numerica, per una specificità ancora maggiore della differenziazione dei tumori.
Unendo più tipi di immaginografia in un sistema unico si ottiene
qualcosa come un aspetto di controllo di qualità, per seguire in modo
indipendente la dinamica dello stesso mezzo di contrasto. Alcuni
scienziati finanziati dall’UE hanno sviluppato un sistema di
immaginografia dinamica multimodale nell’ambito del contesto del
progetto UNLU_IRG2010 (“DOT/MRI dual-modality cancer imaging using a
bifunctional contrast agent”).
Il team ha ampliato le capacità del loro sistema combinato di tomografia ottica diffusa (DOT) e immaginografia con risonanza magnetica (MRI), per misurare le informazioni dinamiche ricavate da sonde esogene. Il contrasto tra i tipi di tessuto rappresenta un elemento critico del processo di acquisizione delle immagini, sia esso determinato da mezzi di contrasto esterni, sia dalla differenza endogena naturale nelle proprietà del tessuto. Per trarre pienamente vantaggio dal sistema di immaginografia, i ricercatori hanno sviluppato nuovi mezzi basati su polimeri monofunzionali (ottici) e bifunzionali (risonanza ottica e magnetica) con funzione di piattaforma per nuovi mezzi di contrasto.
I ricercatori hanno prodotto due mezzi di contrasto bifunzionali basati su polimeri, uno di dimensioni grandi e uno medio, per un sistema combinato DOT/MRI presso l’Università di Irvine, in California. La cinetica dell’enhancement (incremento), che riflette le caratteristiche emodinamiche di una lesione dovuta al suo maggior assorbimento del mezzo di contrasto, costituisce un importante indicatore di anomalie del tessuto canceroso. Il sistema combinato DOT/MRI è riuscito a misurare correttamente la cinetica dell’enhancement di entrambi i mezzi di contrasto monofunzionali e bifunzionali. Ha anche rilevato la differenza endogena tra il tessuto normale e canceroso dovuta alle differenze nel contenuto di emoglobina e nella dispersione.
Infine, uno studio su un modello tumorale di ratto, con l’acquisizione simultanea di dati sia da modalità DOT che MRI, ha dimostrato che la cinetica dell’enhancement misurato era simile ma non esattamente la stessa. In particolare, il tasso di comparsa del contrasto e il tempo di enhancement di picco si sovrapponevano, ma la scomparsa era più rapida nella curva cinetica della MRI rispetto a quella ottica. Questi risultati confermano l’utilità del sistema di acquisizione di immagini multimodale ed evidenziano anche i parametri specifici che possono essere confrontati in modo diretto.
UNLU_IRG2010 ha sviluppato un nuovo sistema di acquisizione delle immagini multimodale e mezzi di contrasto idonei, che dovrebbero aumentare la precisione dell’accertamento e della diagnosi di cancro. La finale commercializzazione determinerà quindi importanti benefici ai pazienti, nonché alle loro famiglie e ai sistemi sanitari nazionali.
pubblicato: 2015-07-21