Farmaci a base di erbe contro le malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari continuano ad essere tra le principali cause di morte e di sofferenza nel mondo. Un’iniziativa europea ha studiato la medicina tradizionale cinese alla ricerca di soluzioni.
La scienza ha ormai identificato numerosi fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, elaborando suggerimenti dietetici e creando composti per la loro riduzione o prevenzione. La medicina tradizionale cinese basata sull’uso delle piante ha fornito un contributo significativo al loro trattamento, tuttavia i meccanismi di azione degli ingredienti vegetali e dei composti bioattivi che ne sono responsabili sono ancora in gran parte sconosciuti.
Il progetto TCM-VASC, finanziato dall’UE, ha cercato di colmare questa lacuna, proponendosi l’obiettivo di scoprire e caratterizzare i composti naturali bioattivi contro le malattie cardiovascolari presenti naturalmente nelle piante medicinali. A questo scopo, i ricercatori hanno selezionato una serie di piante tradizionalmente utilizzate in Cina a questo scopo, preparandone estratti in purezza.
Il team ha analizzato l’efficacia degli estratti vegetali in test funzionali cellulari, mostrando una pronunciata inibizione della proliferazione delle cellule muscolari lisce vascolari (VSMC). Nelle placche aterosclerotiche, le VSMC mostrano un fenotipo alterato e più proliferativo, che porta a un restringimento del lumen del vaso colpito e alla riduzione del flusso sanguigno. Gli estratti di erbe della medicina tradizionale cinese in grado di sopprimere questa proliferazione, quindi, potrebbero offrire un trattamento alternativo contro l’ischemia. Alcuni dei composti identificati dagli studiosi di TCM-VASC si sono rivelati estremamente potenti, già efficaci con dosi di ordine nanomolare.
Le informazioni meccanicistiche riguardanti questi composti bioattivi indicano che inibiscono l’impatto del fattore di crescita derivato dalle piastrine e del siero sulla proliferazione delle VSMC. In particolare, l’azione anti-proliferativa di un composto ha comportato l’attivazione del fattore nucleare (eritroide-derivato 2)-like 2 e del suo gene obiettivo eme ossigenasi-1.
Nel complesso, il lavoro condotto dal consorzio TCM-VASC sottolinea la validità dell’uso di piante medicinali basato sulle loro proprietà salutistiche o preventive. L’identificazione dei composti bioattivi contenuti in queste piante porterà anche allo sviluppo di nuove sostanze farmaceutiche più mirate.
pubblicato: 2015-05-07