Un microsguardo sull’epilessia
L’epilessia, che affligge milioni di persone in tutto il mondo, è una condizione per cui nel cervello si verificano crisi spontanee imprevedibili. Questa condizione, potenzialmente pericolosa, avviene a causa di una comunicazione anomala tra le reti neuronali nel cervello.
La nostra conoscenza del ruolo dei microcircuiti neurali (o neuroni hub) nell’attività epilettica è molto limitata. Per identificare quali cambiamenti causano l’epilessia, il progetto HUBS IN EPILEPSY (“Functional connectivity and the role of hub neurons in epilepsy”), finanziato dall’UE, ha studiato la loro struttura funzionale e anatomica nel cervello.
I ricercatori miravano a identificare gli elementi chiave nei microcircuiti neurali che causano l’epilessia. A tal fine hanno utilizzato imaging del calcio in vitro e in vivo ed esami istologici del tessuto epilettico. Il modello di topi trattati con pilocarpina per l’epilessia lobo-temporale è stato scelto per la sua somiglianza alla patologia cerebrale umana.
I risultati hanno collegato l’attività epilettiforme alla co-attivazione di assemblaggi neuronali localizzati nello spazio. Ma si è anche scoperto che l’attività epilettica ricorrente era dovuta alla co-attivazione di gruppi differenti di neuroni anziché degli stessi sottoinsiemi di neuroni.
Contrariamente a una precedente ipotesi, gli interneuroni GABAergici (dell’acido gamma-amminobutirrico) nell’ippocampo svolgono un ruolo chiave nelle scariche interictali. Le scariche interictali sono i segnali che si vedono in un elettroencefalogramma nel periodo tra crisi o episodi epilettici.
Per chiarire l’epilettogenesi (la transizione di un cervello normale nell’epilessia) i ricercatori hanno utilizzato immunoistochimica su campioni di tessuto di topi epilettici. Malgrado la diffusa morte cellulare durante l’epilettogenesi, i neuroni GABAergici o glutamatergici formatisi precocemente sopravvivevano.
Le attività del progetto hanno fornito nuove conoscenze sui meccanismi alla base dell’epilessia su microscala. Ulteriori sforzi della ricerca in questo campo si possono ora concentrare sulla caratterizzazione del ruolo dei neuroni GABAergici o glutamatergici nell’attività epilettiforme. Queste scoperte potrebbero portare anche allo sviluppo di terapie più efficaci per questa condizione disabilitante.
pubblicato: 2015-04-14