Svelare l’eziologia della resistenza all’insulina

L’obesità è considerata l’epidemia del XXI secolo. Comprendere l’eziologia e la patofisiologia dell’obesità dovrebbe facilitarne la prevenzione, la diagnosi e il trattamento.

La resistenza all’insulina è un denominatore comune in molte malattie associate al metabolismo e nell’obesità. Me il meccanismo che provoca la resistenza all’insulina non è stato completamente compreso. Evidenza emergente indica che la presenza di determinate citochine pro-infiammatorie come il fattore di crescita degli epatociti (HFG) nel tessuto adiposo è strettamente associata ai soggetti obesi e allo sviluppo di malattie metaboliche.


Sebbene il ruolo di HGF nell’attivazione del metabolismo del glucosio e nell’inibizione dell’ossidazione degli acidi grassi sia stato chiarito, si sa poco del suo ruolo nella resistenza all’insulina. Cercando di affrontare questo problema, il consorzio HGF-INSR (“Hepatocyte growth factor and insulin resistance”), finanziato dall’UE, ha generato topi transgenici esprimenti HGF nel muscolo scheletrico e topi carenti di recettore HGF nel muscolo scheletrico.


Analizzando l’impatto di HGF in questi topi, i ricercatori hanno osservato livelli ridotti di insulina nel plasma e aumentata tolleranza al glucosio, malgrado peso corporeo simile. I risultati erano ancora più stupefacenti quando HGF era sovraespresso nel muscolo di topi obesi, con aumentato metabolismo glicemico e sensibilità all’insulina.


Il consorzio ha lavorato nell’ambito dell’ipotesi che HGF migliori la sensibilità all’insulina. Sono state eseguite anche misurazioni antropometriche in bambini normali e obesi per trovare un’associazione tra i livelli di HGF nel plasma e la resistenza all’insulina nei bambini obesi. I livelli di HGF erano inoltre più elevati nei neonati prematuri, suggerendo un ruolo potenziale nella maturità fetale.


Per comprendere l’associazione tra l’obesità materna e il metabolismo fetale, gli scienziati hanno misurato i livelli di HGF nel fluido amniotico. Le loro scoperte supportavano chiaramente un collegamento meccanicistico tra HGF e il metabolismo del glucosio e dei liquidi nei neonati. Suggeriscono che l’HGF modifica la disponibilità dei nutrienti per il feto, aumentando così il rischio di malattie metaboliche come obesità e diabete nel corso successivo della vita.


Nel loro insieme i risultati dello studio HGF-INSR sottolineano l’importanza dell’HGF nella resistenza all’insulina e nello sviluppo delle malattie metaboliche. Indicano inoltre che l’HGF potrebbe essere utilizzato in modo affidabile come marcatore diagnostico per prevedere l’obesità o il diabete.

pubblicato: 2015-04-14
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