Le cellule staminali nella lotta contro il diabete

Aumentare i trattamenti a disposizione dei pazienti diabetici e migliorare la loro salute e la qualità della vita rappresenta una grande sfida. Uno studio europeo segue un approccio innovativo basato sulle cellule staminali mesenchimali (MSC) per la riparazione del danno indotto dagli elevati livelli di glucosio.

Quasi 50 milioni di persone in Europa stanno utilizzando agenti anti-diabetici approvati per controllare i propri livelli elevati di glucosio. I livelli di glucosio non adeguatamente controllati causano complicanze come nefropatia, retinopatia, cardiomiopatia e neuropatia, che possono dimostrarsi fatali nell’11 % dei casi.


Il regime principale per il diabete è la somministrazione di insulina, che rallenta l’emergere di queste complicazioni, ma spesso a spese di episodi ipoglicemici. Poiché non ci sono altre medicine efficaci disponibili, il controllo della glicemia nel diabete resta una sfida chiave.


Gli scienziati del progetto REDDSTAR (“Repair of diabetic damage by stromal cell administration”), finanziato dall’UE, propongono di trattare il diabete e le sue complicanze utilizzando le MSC. Sempre più evidenza indica che le MSC (cellule staminali stromali) da midollo osseo adulto secernono potenti fattori immunosoppressivi e angiogenici. Inoltre la loro somministrazione nei roditori controlla l’iperglicemia.


L’obiettivo principale di REDDSTAR è studiare la sicurezza ed efficacia di tale somministrazione di MSC rispetto al controllo del metabolismo del glucosio e il miglioramento delle complicanze associate al diabete. L’isolamento delle cellule è eseguito utilizzando un nuovo anticorpo contro il marcatore di superficie Syndecan-2, che porta a elevata purezza ed è conforme alle regolamentazioni cliniche.


I ricercatori hanno somministrato MSC in modelli pre-clinici di diabete, e hanno osservato effetti positivi su glicemia, malattia renale, neuropatia e cicatrizzazione. Le MSC hanno migliorato anche la vascolarizzazione retinica in un modello murino di retinopatia diabetica, mentre si sono osservati effetti immunomodulatori benefici in un modello murino di cardiomiopatia diabetica.


Sebbene ancora a livello preclinico, questi effetti promettenti sulle complicanze diabetiche della somministrazione di MSC sono il primo passo di una potenziale nuova terapia per il diabete. Ci si aspetta che la sperimentazione clinica programmata convalidi queste osservazioni sulla cicatrizzazione delle ferite in caso di diabete negli umani, e porti la terapia MSC un po’ più vicina al settore clinico.

pubblicato: 2015-04-14
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