La malattia renale cronica colpisce una persona su dieci nel corso della
vita. Per chi è tanto sfortunato da andare incontro a un'insufficienza
renale, le conseguenze per la salute possono essere devastanti.
Senza cure l'insufficienza renale è letale. Anche le cure migliori
però non sono ideali. I pazienti devono essere curati con una macchina
per dialisi a casa o in ospedale, a volte anche ogni quattro ore. I
pazienti passano dunque gran parte della loro vita collegati alle
attrezzature per la dialisi. Per di più, l'aspettativa di vita di una
persona di vent'anni che ha avuto un'insufficienza renale è di appena 20
anni, a meno che non sia tanto fortunata da ricevere un trapianto di
organo.
Tutto questo potrebbe cambiare. Un consorzio di ricerca finanziato
dall'UE ha sviluppato un rene artificiale indossabile che potrebbe
permettere ai pazienti in dialisi di avere una vita più piena e attiva,
aggiungendo tra i 10 e i 16 anni all'aspettativa di vita.
Il futuro della dialisi indossabile
Il dispositivo NEPHRON+ WAKD (Wearable Artificial Kidney Device) è
attualmente testato sugli animali e dovrà superare diversi cicli di test
severi sugli esseri umani prima di essere pronto a essere usato dai
pazienti in dialisi. Il progetto ha comunque raggiunto uno stadio nel
quale i partner commerciali sono già pronti a portare la tecnologia alla
fase successiva. Con i tassi di insufficienza renale in aumento e la
pressione sugli ospedali per trovare nuove terapie più economiche e
clinicamente efficaci, il mercato dei dispositivi di dialisi indossabili
potrebbe valere ben 15 miliardi di euro l'anno, secondo il dott.
Leonidas Lymberopoulos, coordinatore del progetto.
I vantaggi della dialisi indossabile
Il sistema di NEPHRON+ funziona come una tradizionale macchina per
la dialisi, preleva il sangue del paziente e lo passa attraverso una
serie di filtri che rimuovono i prodotti di scarto, che in un soggetto
sano sarebbero espulsi attraverso l'urina, e si assicura che la
pressione del sangue del paziente rimanga a un livello sicuro. Il
paziente può vedere i dati monitorati attraverso il suo smartphone.
Inoltre, i dati possono essere inviati al medico specialista del
paziente, in modo che le sue condizioni siano monitorate in ogni
momento. Il dispositivo indossabile ridurrà le probabilità che il
paziente debba recarsi in ospedale per una terapia d'emergenza, in
quanto la dialisi costante è molto più efficace rispetto al trattamento
intermittente.
Frank Simonis, manager tecnico di NEPHRON+ spiega: "La dialisi
continua con un dispositivo indossabile, 24 ore su 24, consente
un'estrazione semplice e uniforme delle tossine durante il giorno,
simile all'attività del rene naturale. Migliora drasticamente le
condizioni di salute ed elimina la 'sindrome della nausea post dialisi'
di cui soffrono molti pazienti".
Il dott. Lymberopoulos indica che il costo delle cure di un paziente
affetto da malattia renale diminuirà grazie alla riduzione delle
prescrizionidi farmaci, del personale infermieristico e dei costi di
istallazione dei servizi di emodialisi ospedaliera. Si prevedono
risparmi per le cure mediche di 15.000-20.000 euro l'anno per paziente.
Con 340.000 pazienti in Europa, questo implica un risparmio annuale di
5-7 miliardi di euro.
Soprattutto, spiega Anastasia Garbi, ex leader del progetto, "il
paziente può avere una vita più normale, lavorare e fare esercizio senza
le regolari lunghe visite ai centri di emodialisi".
NEPHRON+ ha ricevuto finanziamenti per la ricerca nell'ambito del Settimo programma quadro (7 PQ) dell'Unione europea.
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Collegamento al sito web del progetto:
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Sito web "ICT enabled Wearable Artificial Kidney and Personal Renal Care System"
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