L’intelligenza artificiale (IA), la robotica e l’Internet delle cose (IoT) stanno trasformando il nostro mondo a un ritmo incalzante. Tuttavia, c’è ancora della strada da fare prima di poter sfruttare appieno il potenziale di queste tecnologie. Sfide complesse legate alle prestazioni e all’affidabilità dei sistemi digitali devono ancora essere risolte.
Con gli occhi puntati su un mondo più sicuro e connesso, i progetti ALOHA, ENACT e PDP4E, finanziati dall’UE, stanno affrontando, da diverse angolazioni, la questione dei sistemi IoT sicuri e intelligenti. ALOHA si concentra sull’apprendimento approfondito, ENACT su un IoT più intelligente e PDP4E su una migliore privacy e protezione dei dati personali.
«Per realizzare il sogno grandioso di un mondo guidato dall’IoT, dobbiamo risolvere sfide complesse», spiega Berkes, responsabile della tecnologia presso CA Technologies, un partner in tutti e tre i progetti, in un’intervista sulla rivista
«Robotics Business Review». «Questi ostacoli devono essere superati prima di poter rilasciare sistemi IoT in grado di fornire dati preziosi e affidabili, adattabili e aperti a nuove tecnologie, sistemi che non sono stati ancora inventati.»
Verso un''IA etica e libera da pregiudizi
Sussistono moltissimi esempi di pregiudizi non intenzionali nei modelli di IA, dai robot razzisti di Twitter ai risultati indesiderati di Google, derivati dai dati su cui si basano gli algoritmi. Gli algoritmi di apprendimento approfondito sono utilizzati nell’intelligenza artificiale per creare modelli in grado di analizzare i dati in modo simile alla logica umana. Con l’aiuto di tali algoritmi, ALOHA mira a studiare come le applicazioni IoT possano imparare dall’esperienza e trarre conclusioni molto simili a quelle che ricaverebbe un umano. La ricerca condotta si concentrerà sulla creazione di un’IA etica e più resistente ai pregiudizi.
Verso sistemi connessi più intelligenti
Quando i sistemi, i dispositivi e le applicazioni IoT operano in ambienti potenzialmente ostili in cui è possibile che vi sia un’esposizione ad attacchi informatici o a condizioni atmosferiche avverse, la sicurezza e la manutenzione non sono semplici.
ENACT sta sviluppando idee innovative per nuovi strumenti necessari in grado di creare e monitorare sistemi IoT intelligenti resilienti che possano essere considerati affidabili in scenari che non erano previsti durante il processo di sviluppo del software. «Ad esempio, due dispositivi su un treno intelligente potrebbero condividere informazioni critiche su un canale non crittografato», ipotizza Berkes sul sito web di CA Technologies
website. «Il rilevamento tempestivo di questa vulnerabilità può evitare ritardi nello sviluppo del software a causa degli sforzi per proteggere il sistema.»
Il progetto analizzerà inoltre l’autodiagnosi basata sull’intelligenza artificiale per il funzionamento intelligente, che consentirà ai treni di rilevare anomalie e prevedere ed evitare situazioni critiche. Oltre ai sistemi di trasporto intelligenti, ENACT testerà i sistemi IoT in altri due settori: la sanità elettronica e gli edifici intelligenti.
Verso una migliore privacy e protezione dei dati
Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), entrato da poco in vigore, è stato studiato per proteggere la privacy di tutti i cittadini UE e per ridefinire il modo in cui le organizzazioni in tutta Europa affrontano il problema della privacy dei dati. PDP4E svilupperà metodi e tecniche per aiutare gli ingegneri del software a sviluppare un codice che sia conforme al GDPR e ad altri regolamenti.
Tutti e tre i progetti sono stati lanciati nella prima metà del 2018. ALOHA (software framework for runtime-Adaptive and secure deep Learning On Heterogeneous Architectures) ed ENACT (Trustworthy and Smart Actuation in IoT systems) dovrebbero essere completati entro la fine del 2020. PDP4E (Methods and tools for GDPR compliance through Privacy and Data Protection Engineering) terminerà alla fine del gennaio 2021.
Per ulteriori informazioni, consultare:
sito web del progetto ALOHAsito web del progetto ENACTpagina web del progetto CORDIS PDP4E