Un
recente seminario pubblicato su “The Lancet” presenta la ricerca sostenuta dal finanziamento dell’UE attraverso il progetto CATCH ME. Mostra una triste verità: 1-3 % del budget sanitario è usato per costi relativi a ictus, infarto, morte improvvisa, ricoveri d’urgenza e altre complicazioni. A molti pazienti viene diagnosticata la malattia quando sono ricoverati in ospedale per un grave scompenso cardiaco o un ictus. Una volta diagnosticata, la FA richiede una gestione multidimensionale che copra il controllo del battito e del ritmo e la cura di disturbi sottostanti e concomitanti.
Fornire queste cure regolarmente a tutti i pazienti colpiti è difficile nonostante la conoscenza più approfondita delle opzioni terapeutiche e i miglioramenti nell’organizzazione dell’assistenza ai pazienti. L’impatto di queste complicazioni peggiorerà col tempo, a causa dell’invecchiamento della popolazione. Meno di una persona su 200 al di sotto dei 50 anni di età, ma più di una su dieci nella popolazione al di sopra degli 80 anni di età, ha la fibrillazione atriale.
Assistenza pratica per i professionisti della sanità
Il progetto CATCH ME (Characterising Atrial Fibrillation by Translating its Causes into Health Modifiers in the Elderly) cerca di ridurre le complessità che circondano l’esigenza di una gestione multidimensionale. È stata recentemente lanciata una piattaforma mobile che contiene due applicazioni rivolte a professionisti della sanità e pazienti per migliorare la gestione clinica e la qualità delle cure. Una prima versione di questi strumenti è stata integrata nell’ESC AF Clinical Guidelines App, disponibile per sistemi operativi Apple e
Android. Nel seminario “Il futuro della gestione della fibrillazione atriale: assistenza integrate e terapia stratificata” pubblicato ad aprile, i ricercatori spiegano, “La fibrillazione atriale integrata richiede una buona comunicazione tra tutte le parti coinvolte, per tale comunicazione sarà utile un’infrastruttura informatica comune (per es. strumenti usati dai pazienti e dai professionisti della sanità). La Società europea di cardiologia (ESC), con il sostegno del consorzio CATCH ME, fornisce due strumenti informatici esemplari per smartphone a supporto dell’assistenza per la fibrillazione atriale.”
Come funziona questa app?
L’
app definisce le linee guida tascabili della Società europea di cardiologia per 24 aree tra cui il pacing cardiaco e la terapia di resincronizzazione cardiaca (pacing), l’aritmia ventricolare e la morte cardiaca improvvisa (Ventricular Arrhythmias and Sudden Cardiac Death, VA+SCD). Mette due strumenti clinici interattivi a disposizione dei professionisti della sanità: Percorsi di cure e calcolatori dei fattori di rischio, come il CHA2DS2-VASc, e un nuovo Overall Treatment Manager creati da CATCH ME per fornire un pacchetto di assistenza, o percorso, basato sulle condizioni cliniche o i dati del singolo paziente.
I nuovi strumenti di CATCH ME basati sulle Linee guida della Società europea di cardiologia sulla FA e completamente integrati con gli attuali strumenti per la FA dei professionisti della sanità, dice l’ESC, rivoluzionano il processo decisionale quotidiano e il follow-up del paziente. Un processo decisionale rapido può fare la differenza tra la vita e la morte e strumenti come un app sempre a portata di mano e impostata in modo chiaro possono aiutare i medici a seguire le linee guida delle migliori pratiche. CATCH ME intende personalizzare prevenzione e gestione dei pazienti di FA e implementare la migliore pratica clinica quando medici e infermieri sono sotto pressione e devono prendere rapidamente una decisione.
La soluzione per contrastare questa malattia ad alto impatto
Le attività di ricerca in corso avranno l’obiettivo di determinare quando iniziare la terapia anticoagulante orale in pazienti con episodi di fibrillazione atriale rilevati da dispositivi. Si cerca anche di quantificare l’effetto prognostico della terapia tempestiva e completa del controllo del ritmo, inclusa l’ablazione della fibrillazione atriale. I ricercatori sono anche interessati a delineare i metodi ottimali per ridurre le complicazioni legate all’emorragia di pazienti trattati con anticoagulanti.
Per maggiori informazioni, consultare:
Sito web del progetto