Nuovi algoritmi per le reti evolutive
Grazie a un progetto finanziato dall’UE, gli scienziati evolutivi dispongono di strumenti migliori, che consentono di individuare la complessità delle storie familiari.
La ricostruzione della storia attraverso gli “alberi” evolutivi che
chiariscono i modelli esistenti tra organismi collegati è ormai una
scienza consolidata. In anni recenti, il modello si è espanso dando
luogo alle reti filogenetiche, che permettono di descrivere più
accuratamente le derive genetiche che possono verificarsi lungo le
generazioni.
Il progetto LIFENET (“New algorithmic and mathematical tools to
construct a net of life”) si propone di migliorare gli strumenti
matematici e computazionali impiegati per la creazione di queste reti,
favorendo l’analisi dei dati secondo modalità significative per i
biologi.
LIFENET ha sviluppato il primo algoritmo che permette di illustrare
efficacemente l’incrocio tra le specie mediante l’incorporazione
contemporanea di un gran numero di alberi in un’unica rete, definendo
inoltre il numero massimo e minimo di alberi necessari per ricostruire
una rete per le specie che si riproducono non sessualmente mediante
trasferimento dei geni.
I componenti del team hanno analizzato la complessità, suddividendo
le reti in un albero risolvibile sotto forma di problema più semplice.
Hanno inoltre proposto alla comunità di ricerca filogenetica una nuova
definizione del termine “parsimonia”, che in generale indica la scelta
della spiegazione più semplice che emerge dalle evidenze, e un algoritmo
per la risoluzione delle reti parsimoniose.
Il progetto ha favorito il sorgere di iniziative di collaborazione
tra Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Stati Uniti. La ricerca
condotta da LIFENET ha permesso di ottenere informazioni dirette
sull’evoluzione di virus come l’HIV, essenziali per lo sviluppo dei
nuovi farmaci.
pubblicato: 2015-03-19