Incoraggiare le persone a scegliere cibi sani è difficile, specialmente quando si tratta di bambini. Gli studi hanno mostrato che sottolineare i benefici per la salute degli alimenti potrebbe avere l’effetto contrario e ridurne il consumo tra i bambini, e che il gusto degli alimenti rimane un fattore importante nella scelta del cibo. Si è osservato che le campagne educative potrebbero essere inefficaci perché trascurano i processi automatici che contribuiscono al comportamento.
Date le difficoltà che si trova di fronte chi cerca di cambiare radicalmente comportamento, alcuni psicologi dell’Università di Exeter hanno deciso di vedere cosa potrebbe succedere associando i cibi densi di energia all’“inattività” in un gioco da loro sviluppato. Il gioco, che dura sette minuti, chiede ai giocatori di reagire alla visione di cibi sani premendo un tasto e di non fare niente quando cibi non sani appaiono sullo schermo. Questo li incoraggia a fare nuove associazioni, quando vedono cibi non sani si fermano.
Il ricercatore Frederick Verbruggen, uno dei ricercatori dell’equipe, aveva il sostegno di una borsa di ricerca del Consiglio europeo della ricerca. Insieme ai suoi colleghi ha condotto due studi, descritti nell’
articolo “From cookies to carrots; the effect of inhibitory control training on children’s snack selections” (Dai biscotti alle carote: l’effetto dell’allenamento al controllo inibitorio nella scelta degli spuntini da parte dei bambini), pubblicato sulla rivista “Appetite”. Sono stati svolti esperimenti con oltre 200 bambini in età scolare, tra i 4 e gli 11 anni, cui sono state mostrate immagini di alimenti buoni e di alimenti densi di energia. Accanto a ogni immagine era disegnata una faccia, felice per i cibi sani, triste per i cibi non sani. I bambini premere la barra spaziatrice quando vedevano una faccia felice e non fare niente quando vedevano una faccia triste. Come hanno spiegato i ricercatori, “I meccanismi alla base di questo allenamento sono ritenuti di due tipi: innanzitutto associando uno stimolo all’inibizione si incoraggia lo sviluppo di associazioni in grado di fermare gli stimoli, il che aiuta a rendere automatico un controllo inibitorio in risposta a tale stimolo.”
Dopo aver giocato, i bambini dovevano scegliere un numero limitato di alimenti in un minuto. La metà degli alimenti scelti dai bambini che avevano fatto il gioco erano “cibi sani” rispetto al 30 % degli alimenti scelti dai bambini che non avevano giocato. I bambini del gruppo di controllo, cui erano state mostrate facce felici o tristi a prescindere dalle immagini di alimenti mostrate, o in associazione a immagini non riguardanti il cibo, non mostravano cambiamenti nelle loro scelte alimentari.
Gli scienziati spiegano che mentre le campagne precedenti erano incentrate sull’educazione e la volontà, il che richiede tempo e denaro, il loro programma potrebbe incoraggiare le persone a fare nuove associazioni, fermandosi quando vedono alimenti non “sani”. In generale i risultati degli studi indicano che le TIC possono fornire strumenti utili per aiutare i bambini a migliorare il loro comportamento alimentare. I ricercatori riconoscono però un limite nel loro studio, attualmente non ci sono studi di follow up che mostrino se una sessione di allenamento sia sufficiente per un cambiamento duraturo o se è necessario far pratica in modo continuo. Aggiungono inoltre che sarebbe importante capire se le TIC possono aiutare o meno i bambini sovrappeso o obesi a cambiare le loro scelte e gestire il cibo in maniera diversa.
Per sviluppare i risultati ottenuti finora, il team ha pubblicato
il gioco online. Desiderano vedere se funziona anche quando si gioca a casa e vorrebbero sentire le opinioni di genitori e bambini.
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