La scienza della maturazione dell’uva
Ricercatori hanno scoperto nuovi segnali molecolari di maturazione nell’uva e hanno fatto dei passi avanti verso la comprensione di come geni diversi controllino questo processo.
L’uva è una coltura importante in Europa sia come prodotto fresco che
per la produzione di vino e il processo di maturazione è fondamentale
per fare un buon vino. Il processo di maturazione, chiamato invaiatura, è
complesso e coinvolge una serie di geni diversi.
L’iniziativa GRAPERIPE (The role of ethylene and of ERF gene regulators in the grapevine berry ripening), finanziata dall’UE; sta studiando due proteine chiamate fattori di risposta all’etilene (ethylene responsive factors o ERF) che attivano e disattivano i geni di maturazione dell’uva.
I ricercatori hanno studiato una serie di cultivar di viti, tra cui alcuni ceppi geneticamente modificati che sovra esprimono queste proteine ERF. In particolare, i ricercatori si sono concentrati sull’emissione di gas etilene in diverse viti.
GRAPERIPE ha mostrato che sia nell’uva del Pinot Noir che dello Chardonnay, c’è un picco di produzione di etilene 10 giorni prima che l’uva cominci a maturare. Il gas etilene è un comune agente di maturazione in molti frutti, ma il ruolo dell’etilene nell’invaiatura non è chiaro.
Si sta continuando a lavorare per caratterizzare dal punto di vista genetico e fisico i ceppi di viti geneticamente modificati. Infine i ricercatori stanno confrontando la genetica delle viti e del melone per vedere quali geni siano importanti nell’invaiatura.
Una volta completi, i risultati di GRAPERIPE saranno utili per gli scienziati che si occupano di piante, gli allevatori e gli agricoltori.
pubblicato: 2016-01-21