I funghi del suolo sono fondamentali per l’agricoltura

Una ricerca sulla nanoscala sull’interazione tra i funghi fondamentali del terreno e il carbonio rappresenta un altro passo in avanti verso un’agricoltura sostenibile.

Un terreno fertile e in salute è formato da aggregati stabili che prevengono l’erosione, oltre che da sostanze nutrienti che supportano gli ecosistemi e la produzione alimentare. Gli organismi conosciuti come funghi micorriza arbuscolari (AMF) sono importanti sia per l’aggregazione del terreno che per la fornitura di sostanze nutrienti, in particolare del fosforo.

L’obbiettivo del progetto NANOSOIL (Nanoscale processes in soils: The role of mycorrhizal fungi in aggregation and phosphorus acquisition), finanziato dall’UE, era quello di comprendere il ruolo degli AMF sulla nanoscala. I ricercatori hanno anche studiato in che modo gli AMF interagiscono con il carbone vegetale, o biochar, che, come è noto, aumenta la produttività delle piante quando viene aggiunto al terreno.

Essi hanno scoperto che le ife (filamenti ramificati che crescono verso l’esterno) del AMF Rhizophagus irregularis erano attratte da differenti tipi di biochar in condizioni sterili e anche non sterili. Un ulteriore lavoro ha portato i ricercatori a ipotizzare che gli AMF siano di fatto necessari per sfruttare pienamente il biochar come fonte di sostanze nutritive.

Il loro ragionamento su cui si basa l’ipotesi era che solo le ife, e non le radici delle piante, possono raggiungere grandi parti della superficie del biochar. Gli esperimenti hanno mostrato che l’utilizzo combinato di biochar e AMF incrementava la crescita della pianta in misura maggiore rispetto a quando esso veniva usato da solo.

I ricercatori hanno inoltre scoperto che le proteine prodotte dagli AMF contengono alte concentrazioni di ferro. Il ferro è un noto stabilizzatore degli aggregati del terreno, poiché collega le particelle minerali e la materia organica.

Questi e altri risultati suggeriscono che una migliore gestione degli AMF, combinata all’aggiunta di carbone ai terreni, potrebbe produrre un impatto positivo sull’agricoltura. Esiste pertanto la possibilità di sfruttare questi risultati in fertilizzanti a base di carbone.

pubblicato: 2016-01-04
Commenti


Privacy Policy