L’essiccazione degli alimenti rappresenta un metodo di conservazione antico e solitamente efficace. Le tecniche moderne prevedono anche l’utilizzo del riscaldamento che, in caso di controlli inadeguati dei processi, potrebbe avere ripercussioni negative sui cibi sensibili. Gusto, aroma, consistenza e aspetto sono tutti a rischio.
Il progetto MILD-DRY (Novel microwave-assisted vacuum drying for heat sensitive foods), finanziato dall’UE, ha offerto una tecnologia alternativa per la disidratazione del cibo sensibile al calore. La tecnologia combina i vantaggi di due metodi efficaci a microonde e aspirazione, e ottiene una riduzione del 40 % nel tempo di essiccazione oltre ai risparmi di energia. Queste innovazioni conducono a un miglioramento della qualità e del valore nutrizionale dei cibi essiccati rispetto ai metodi tradizionali. Il cibo trattato viene analizzato per garantire la sua sicurezza e valutare la sua qualità e data di scadenza.
I membri del progetto hanno inizialmente specificato i bisogni dei processori di alimenti essiccati. Quindi, gli sforzi si sono concentrati su test di laboratorio che sfruttano l’essiccazione a vuoto basata su microonde per disidratare con successo vari frutti e tipi di verdura. È stato sviluppato un prototipo su scala industriale per la convalida nelle strutture commerciali di essiccazione degli alimenti.
Il design del sistema si è focalizzato sui ricavi economici positivi, prendendo in considerazione i costi di avviamento e manutenzione, l’uso dell’elettricità, la facilità di partecipazione e il valore aggiunto. I partner del progetto hanno sviluppato una strategia di sfruttamento commerciale, che potrebbe portare a brevetti.
MILD-DRY ha introdotto un nuovo concetto di essiccazione degli alimenti che è robusto e facile da mantenere, che lo rende una soluzione attraente per gli essiccatori di alimenti e i fornitori. Le piccole e medie imprese nell’industria europea dell’essiccazione degli alimenti diventeranno più competitive con una tecnologia abbordabile che supera le limitazioni dei costi.