Mappatura del basso stress ossidativo nelle piante

I ricercatori hanno ottenuto nuove analisi nel modo in cui le piante reagiscono, a livello molecolare, alla mancanza di ossigeno. Ciò potrebbe aiutare a migliorare i raccolti che crescono in ambienti con bassi livelli di ossigeno.

Di fronte al cambiamento climatico e a una popolazione in crescita, sono necessari maggiori raccolti per garantire la sicurezza alimentare. La mancanza di ossigeno (ipossia) in alcune regioni è una fonte di stress che influenza la produttività delle piante, ma si sa poco del percorso principale di segnalazione dell’ipossia nelle piante.

Lo scopo del progetto HYPOXSI (“Primary hypoxia signalling in plants”) era quello di far luce sul modo in cui le piante reagiscono alle condizioni ambientali ipossiche. Sono state utilizzate tecniche avanzate per individuare un grande numero di geni potenzialmente coinvolti, e per definire il loro rapporto con i cambiamenti fisiologici osservati durante lo stress ipossico.

Tra le piante studiate dai ricercatori era presente una pianta importante a livello ecologico, la Morella rampicante (Solanum dulcamara). Gli studiosi hanno scoperto che i comuni ormoni di stress delle piante, più precisamente l’etilene, l’auxina e l’acido abscissico svolgevano un ruolo nella reazione dell’ipossia.

Questi risultati potrebbero essere utili per i coltivatori, e in effetti hanno portato allo sforzo collaborativo da parte di un’azienda di coltivazione delle piante. Ciò testimonia l’impatto socio-economico di questo genere di ricerca, e pone le fondamenta per ulteriori ricerche.

pubblicato: 2015-04-17
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