Scienze fisiche, geoscienze

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Un gruppo di ingegneri europei ha sviluppato un dispositivo di controllo dell’afflusso reversibile (inflow control device o ICD) per massimizzare la produzione di petrolio e tenere lontano l’acqua e il gas indesiderati dai pozzi di produzione.
Un progetto finanziato dall’UE sta lavorando su strade alternative di gestione per le foreste con l’obbiettivo di trovare migliori soluzioni per il problema del carbonio e del clima.
Scienziati e ingegneri stanno collaborando nell’ambito di un’iniziativa dell’UE allo scopo di ridurre l’impronta di carbonio delle attività di trattamento delle acque reflue.
I ricercatori hanno compiuto importanti progressi nella comprensione dell’influenza di fiumi e torrenti sui cicli globali del carbonio e dell’azoto.
Globalmente oltre un miliardo di persone non ha abbastanza acqua pulita e 2,6 miliardi di persone non dispongono di adeguati servizi sanitari. Dei ricercatori italiani in una regione afflitta dalla siccità hanno intenzione di porvi rimedio sia su scala locale che globale.
Un progetto finanziato dall’UE ha migliorato il riciclaggio delle pellicole di plastica usate in agricoltura. Il gruppo ha sviluppato un sistema logistico e un processo in tre fasi per la rimozione in sito di terra e pietre dalle pellicole di plastica, tramite una tecnologia a flusso d’aria a secco.
Le informazioni provenienti da un sito dedicato alla calibrazione e alla convalida si sono dimostrate molto preziose per garantire la precisione delle misurazioni satellitari dell’altitudine. Tuttavia, delle informazioni sul posto più affidabili possono essere ottenute mediante una rete internazionale in fase di sviluppo nell’ambito di un progetto finanziato dall’UE.
Dei partner dell’UE stanno sviluppando una serie di strumenti da usare nella ricerca ambientale nella regione del Danubio. Questo lavoro porterà dei benefici anche ai portatori di interesse e alla popolazione locale.
Gli scienziati stanno sviluppando un bioprocesso integrato per produrre gas di idrogeno (H2) dal giardino e dai rifiuti alimentari mediante la fermentazione.
I ricercatori hanno studiato l’uso della tecnologia acustica per raggruppare le cellule di alghe in una fase di concentrazione prima di raccoglierle per la produzione di biocarburante.
Dei ricercatori stanno sviluppando dei metodi per usare l’energia proveniente dalla luce solare per depurare l’acqua in aree remote con una limitata disponibilità di elettricità.
La produzione di idrogeno da fonti rinnovabili è un passo importante verso la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Un progetto finanziato dall’UE cerca di migliorare il processo di estrazione dell’idrogeno dalla biomassa umida.
Un progetto finanziato dall’UE sta sviluppando nuovi progetti per le turbine eoliche in mare aperto per sfruttare il grande potenziale del vento negli ambienti in alto mare.
Una recente iniziativa finanziata dall’UE ha sviluppato tecnologie e strumenti per rigenerare e gestire i sistemi di acqua dolce inquinati.
Un recente progetto di ricerca sta conducendo esperimenti, analisi statistiche e modellizzazioni matematiche per affrontare il problema delle emissioni di gas a effetto serra (GES) dall’allevamento di bestiame.
Il vento è, assieme ai sistemi fotovoltaici, la più importante fonte di energia rinnovabile. Una nuova tecnologia galleggiante in alto mare per l’energia eolica come quella di DEEPWIND, che affronta la sfida degli impianti in mare aperto, potrebbe migliorare significativamente la diffusione di questa tecnologia e produrre un impatto importante sulla riduzione delle emissioni.
Fornire acqua sufficiente alla popolazione in costante crescita è una delle più grandi sfide del nostro tempo. Una soluzione è quella di recuperare l’acqua persa per evaporazione durante i molti processi industriali.
Un’iniziativa finanziata dall’UE ha tradotto la conoscenza scientifica riguardante gli attesi impatti del cambiamento climatico in un sistema di supporto alle decisioni per professionisti e responsabili delle politiche del settore forestale.
Le navi sono responsabili per quasi il 5 % delle emissioni di anidride carbonica nel mondo. Un’iniziativa dell’UE sta progettando delle strategie intelligenti di gestione energetica che porteranno a spedizioni marittime più efficienti dal punto di vista energetico.
Il passaggio verso un’economia a basse emissioni di carbonio entro il 2050 condurrà a cambiamenti incrementali irreversibili nel settore culturale, economico e naturale, che determineranno la creazione di scenari socioeconomici qualitativamente diversi prima e dopo la transizione. Nell’ambito dell’iniziativa COMPLEX verranno sviluppati nuovi strumenti di modellizzazione per la gestione delle dinamiche di questo cambiamento radicale attraverso l’utilizzo di un’ampia gamma di scale spazio-temporali, nonché per l’integrazione delle conoscenze di numerose comunità coinvolte, ad esempio, nell’ambito dei cambiamenti dell’uso del suolo causati dalle tecnologie a base di carbonio.
Gli scienziati che stanno studiando gli impatti del cambiamento climatico devono comprendere in che modo stressori ambientali multipli si uniscono per colpire singoli individui, popolazioni ed ecosistemi. Negli ecosistemi marini, sembra che gli stressori abbiano un effetto notevole sugli stadi larvali degli organismi.
Una significativa porzione del petrolio disponibile rimane non sfruttato dopo la produzione primaria nei luoghi di perforazione. Una nuova tecnologia adatta all’uso su piattaforme galleggianti aiuterà l’applicazione di metodi provati per liberare la maggior parte del petrolio intrappolato nel terreno da forze fisiche.
Un progetto finanziato dall’UE ha sviluppato un innovativo processo termico per trasformare gli pneumatici fuori uso in energia e materiali ceramici.
Le radiazioni non sono l’unico problema del seppellire le scorie radioattive in profondità sottoterra; questi rifiuti producono infatti anche dei gas pericolosi. Un progetto finanziato dall’UE ha creato una migliore comprensione del modo in cui i gas prodotti dalle scorie circolano dentro e fuori dai depositi geologici per aiutare le organizzazioni nazionali a garantire che questo processo sia sicuro.
È possibile ottenere un’efficienza molto maggiore delle centrali a carbone alzando le temperature della turbina a vapore e impiegando processi di combustione innovativi. Gli scienziati stanno sviluppando rivestimenti anti-corrosione per facilitare l’attuazione e meno emissioni.
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