Più energia dalla biomassa
Scienziati dell’UE stanno studiando i processi termochimici avanzati (ATP) e i loro impatti ambientali, processi che renderanno possibile l’uso della biomassa come una fonte sostenibile di energia.
La biomassa è il materiale biologico usato per produrre energia o
mediante la combustione per produrre calore, o attraverso la sua
conversione in biocarburante mediante metodi termici, chimici e
biochimici. Il progetto ENV-BIO (Technical and environmental analysis of
advanced strategies for the energy valorisation of biomass) mira a
sviluppare dei processi termochimici per produrre energia dalla
biomassa.
L’iniziativa è divisa in due aree di interesse: processi ATP e analisi ambientale. I ricercatori svilupperanno degli ATP per ottenere energia dalla biomassa e valuteranno gli impatti ambientali associati alle strategie alternative per utilizzare la biomassa a scopi energetici.
I partner del progetto provvederanno al trasferimento di conoscenze tra i principali gruppi di ricerca che lavorano su combustione, gassificazione e pirolisi della biomassa. Le conoscenze verranno trasmesse anche tra gruppi specializzati nella valutazione ambientale dei processi di conversione della biomassa in energia.
Il team effettuerà un’analisi comparativa di processi e impianti per la pirolisi veloce e per la gassificazione della biomassa. Inoltre, essi effettueranno un’analisi del ciclo vitale (LCA) sulle tecnologie e i processi convenzionali di conversione della biomassa in energia, e svilupperanno specifiche linee guida per la metodologia LCA per gli ATP.
Verranno poi esaminate le opportunità di commercializzazione che si presentano in seguito all’applicazione delle tecnologie termochimiche e della valutazione ambientale della biomassa. Inoltre, il progetto valuterà le opportunità ambientali associate all’adattamento di tecnologie e strategie alternative.
ENV-BIO porterà allo sviluppo di tecnologie avanzate per i biocombustibili che sono efficienti, economicamente vantaggiose e rispettose dell’ambiente.
pubblicato: 2016-01-22