L’aumento del CO2 e l’Oceano Antartico

Le fluttuazioni del biossido di carbonio (CO2) atmosferico rappresentano un’importante componente del ciclo del carbonio e del sistema climatico. Un’iniziativa finanziata dall’UE ha analizzato il ruolo rivestito in passato dall’Oceano Antartico rispetto alla sua influenza sul CO2 atmosferico.

Negli ultimi 800 000 anni, le concentrazioni di CO2 atmosferico (pCO2) sono mutate parallelamente all’aumento e alla riduzione della crosta polare. Tuttavia, gli scienziati non sono riusciti ad accordarsi sui meccanismi alla base di tali variazioni e sul modo con cui si correlano al nostro pianeta.

Queste informazioni sono di importanza cruciale, di fronte all’aumento di pCO2 dovuto alle attività umane; sono state ritenute una grave lacuna nella nostra conoscenza del sistema climatico. In generale però si ritiene che le modifiche nel carbonio immagazzinato negli oceani svolgano una funzione vitale nell’induzione del cambiamento di CO2 glaciale-interglaciale.

Il progetto DEGLACIALCO2 ha analizzato il ruolo delle acque dell’Oceano Antartico rispetto all’aumento di CO2 durante l’ultima deglaciazione. Un parametro di riferimento (proxy) del rapporto isotopo del boro - pH (d11B-pH), scoperto nel plancton marino di foraminiferi è stato utilizzato per ricostruire i cambiamento del pH oceanico. In tal modo, gli scienziati hanno potuto stabilire dove e quando il CO2 era stato rilasciato in atmosfera dall’Oceano Antartico, durante la transizione dall’Ultimo massimo glaciale al presente.

Sono stati generati dati di d11B-pH, elementi traccia e isotopi stabili nel plancton di foraminiferi, ricavati da una serie di nuclei di sedimenti ottenuti in luoghi selezionati. I ricercatori hanno combinato i dati di d11B-pH con le temperature registrate e le ipotesi sull’alcalinità, per ricostruire il sistema carbonatico degli strati superiori dell’oceano dal passato.

I ricercatori hanno adottato questa tecnica per stabilire i livelli variabili di CO2 rilasciato dall’oceano nel corso del tempo, fornendo una prova diretta del ruolo dell’oceano come fonte di CO2. Il progetto ha anche confermato l’ipotesi secondo cui un serbatoio di carbonio dell’oceano profondo è risalito tramite l’Oceano Antartico durante l’ultima deglaciazione.

DEGLACIALCO2 ha evidenziato il ruolo vitale dell’Oceano Antartico e le regioni di risalita di acque profonde a bassa latitudine, in relazione alle variazioni del CO2 atmosferico. I dati prodotti durante il progetto sono serviti a chiarire il ruolo dell’oceano nella determinazione del cambiamento di CO2 deglaciale.

Questa più profonda conoscenza del ciclo del carbonio consentirà più esatte rappresentazioni dei modelli di clima terrestre. Pertanto permetterà proiezioni più precise di climi futuri in diversi scenari di emissione, i quali influiranno sulle misure di mitigazione e adattamento assunte dai governi e dalle trattative internazionali sul clima.

pubblicato: 2015-07-30
Commenti


Privacy Policy