L’alga marrone, una fonte di iodio dall’atmosfera

Gli scienziati hanno analizzato quanto iodio viene rilasciato dalle alghe in atmosfera per favorire lo sviluppo di modelli migliori di formazione di vapori e chimica atmosferica.

Le alghe marroni sono ottimi accumulatori di iodio, che può essere rilasciato nell’atmosfera sotto forma di iodio molecolare “puro”, I2, o di molecole dette iodocarburi. Si sospetta che queste molecole siano la chiave della formazione di vapore e che di conseguenza influenzino anche l’assorbimento dell’energia solare da parte dell’atmosfera.

Pertanto, la conoscenza della grandezza e della composizione del gas che contiene iodocarburi o iodio molecolare (I2) emesso dalle alghe marroni è fondamentale per descrivere la formazione di vapore marino. Tuttavia, è difficile ottenere i dati in condizioni realistiche .

Il progetto ALMA-MATER (“Absorption of light, macro-algae and the atmosphere”) è stato creato per individuare, descrivere e studiare le fonti potenziali di iodio gassoso e di altri composti alogenati.

I ricercatori hanno usato una nuova tecnica di spettroscopia ad assorbimento per individuare le fonti naturali di I2 e iodocarburi. Pertanto, l’alga marrone Laminaria è stata raccolta dalla costa irlandese, e sono state studiate le sue emissioni gassose.

Quando la Laminaria viene messa sotto stress a bassa marea, questa rilascia I2 insieme a numerosi iodocarburi. I ricercatori hanno testato l’ipotesi che l’alga sia la fonte di iodocarburi nello strato del perimetro marino studiando le emissioni gassose dell’alga in laboratorio. Lo strato del confine marino fa parte dell’atmosfera inferiore direttamente influenzata dalla superficie oceanica.

Sono stati effettuati esperimenti aggiuntivi per analizzare le emissioni note di I2 dalla Laminaria digitata su cicli di maree di sei ore. Lo scopo è stato quello di studiare la sua capacità di riprendersi dai fattori di stress ossidativo.

Il lavoro effettuato dal consorzio di ALMA-MATER ha sfruttato un approccio multidisciplinare per sviluppare nuove tecniche spettroscopiche e rispondere a richieste di vecchia data sulla fisiologia delle alghe e sull’atmosfera.

pubblicato: 2015-04-15
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